Borgo Brigola e il tesoro austriaco: la leggenda diventa realtà

Borgo Brigola e il tesoro austriaco: la leggenda diventa realtà
Lavora a un libro sul Col Visentin e si imbatte nel forziere dal quale sarebbe «nato» borgo Brigola: e la leggenda può diventare realtà. È stata una scoperta emozionante...

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Lavora a un libro sul Col Visentin e si imbatte nel forziere dal quale sarebbe «nato» borgo Brigola: e la leggenda può diventare realtà. È stata una scoperta emozionante quella di Giovanni Carraro, imprenditore appassionato di storia e cultura delle Prealpi venete e autore di libri e guide sul tema. Proprio il desiderio di pubblicare un testo sul Visentin ha portato Carraro a scoprire un «tesoro misterioso». Tutto è partito dal racconto che un 75enne della Val Lapisina, Orlando Beltramin, ha fatto all'imprenditore-scrittore: la leggenda racconta che a metà ottocento le truppe austriache erano solite percorrere le tortuose strade lapisine sostando nei borghi come Fadalto. Qui un giorno si fermò una guarnigione con un forziere postale, che venne dimenticato. A scoprirlo fu un tale Antonio Balbinot, il quale vi trovò dentro monete d'oro che servirono a comprare terreni della zona su cui sorse borgo Brigola, a nord del Lago Morto. La nascita quasi improvvisa della borgata è confermata anche da mappe catastali conservate in Archivio di Stato a Treviso.

Leggenda o realtà? «Il fatto che tra gli anziani questo ricordo sia ancora vivo, e l'esistenza di un forziere austriaco custodito nella vetrina di un negozio di Oderzo da discendenti di Balbinot sembrano avvalorare l'incredibile vicenda sulle origini del borgo» sostiene Carraro, che di recente ha mostrato il forziere a un anziano lapisino rimasto emozionato. «Spero che la scoperta della storia possa aiutarci a fare riscoprire questi angoli di paradiso» conclude Carraro. (((anzanellol))) Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino