VICENZA - Il "Bomba day" del 25 aprile a Vicenza, con 27mila residenti del capoluogo e parte dei comuni di Costabissara e Caldogno costretti allo sgombero, si preannuncia «come...
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Per bonificare l'area dall'ordigno anglo-statunitense di 4.000 libbre con 1.800 chili di esplosivo, sganciato nei corso dei bombardamenti degli Alleati sulla città, saranno allontanati dalla vicina base Usa anche gli stessi americani. «Sull'ordigno non sono state rilevate manomissioni recenti - ha spiegato il capitano Toscano - l'apertura visibile è stata praticata subito dopo il lancio durante la Seconda Guerra Mondiale o negli anni immediatamente successivi».
«Quello squarcio - precisa Toscano - ci ha permesso di fare analisi dettagliate sulla tipologia dell'esplosivo che, per il particolare contenuto di alluminio, si è rivelato estremamente potente. Anche la terza spoletta, inoltre, è risultata essere armata. Ciò aumenta ulteriormente - tiene a precisare il capitano - la pericolosità della bomba da disinnescare con modalità che diventeranno un caso di studio per l'intera Nato. Il rischio è reale».
Oggi è stato ufficializzato che il Centro direzionale di coordinamento, aperto dalle ore 5 e da cui saranno dirette tutte le fasi dell'evacuazione, verrà ospitato in Fiera a Vicenza, ritenuto un luogo migliore, anche per una maggiore disponibilità di spazi, rispetto alla Prefettura. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino