Bollani incanta il suo pubblico

Bollani incanta il suo pubblico
Bollani sfugge alla pioggia cividalese per rifugiarsi in un teatro che sprizza d'entusiasmo. Il Giovanni Da Udine accoglie infatti nel migliore dei modi il più estroso tra i...

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Bollani sfugge alla pioggia cividalese per rifugiarsi in un teatro che sprizza d'entusiasmo. Il Giovanni Da Udine accoglie infatti nel migliore dei modi il più estroso tra i pianisti della penisola, artista che sfugge a modelli e definizioni per esplorare uno strumento che si rivela ancora una volta no-limits. Mentre il Mittelfest riesce a traslocare spettatori e Steinway, riorganizzare la pianta dei posti e limitare al minimo i disagi di un pubblico fortunato, con una serie di navette che fanno la spola tra Cividale e Udine, Bollani traccia le basi di una scaletta che prenderà forma, varia e imprevedibile, da lì a poco. Spazio al jazz, innanzitutto, con la tastiera spolverata da improvvisazioni che aprono su schemi accattivanti, ricchi di temi e soluzioni armoniche d'effetto. Chi ascolta cerca uno spunto, un aggancio a ciò che si materializza con circospezione, per trovare una a una le melodie di parafrasi che rapiscono. Standard e Jesus Christ Superstar staccano quindi su una parentesi vocale. La lode all'amata cicala non poteva mancare "E gnacche alla formica ammuchiarona" (Fosco Maraini), ma questa volta Bollani è misurato. Più musicista e meno discolo rispetto all'apparizione di un anno fa a Palmanova, riconfermandosi un fuoriclasse del pianoforte, a prescindere dalla piega che assume il recital. Ma il divertimento non manca, sempre e comunque: esemplari "Era nata a Novi" (di Luigi Migaglia) e "Sopra i vetri" (scritta da Dario Fo per Enzo Iannacci). La lezione di stile arriva poi puntuale sull'introversa "Samba De Uma Nota Só" e sulla delicatissima, suadente "Sabor a mi". Finale ufficiale dopo 60 minuti con una pirotecnica ispirazione boogie e via con il Bollani by night (si finirà all'una) per il consueto medley dei dieci bis suggeriti dal pubblico. Gli affezionati lanciano subito le richieste, tra Spiderman e Allevi, Heidi e Unforgettable. Applausi scroscianti e, prima del congedo, i mille del teatrone possono godersi ancora una spettacolare rilettura di Take Five.

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Il Gazzettino