BASSANO - Una mensa davvero capiente quella del dottor Franco Berrino che ha parlato a più di 3.000 persone al Palabruel . Attentissima la folla giunta ad ascoltare il medico di...
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A dispetto dei titoli altisonanti, tuttavia, Berrino è stato capace di raggiungere il cuore del pubblico e di farsi ascoltare dispensando parole semplici e comprensibili. Il relatore ha aperto la sua disquisizione citando il paradosso dell'abbondanza a cui ha fatto riferimento di recente papa Francesco, per poi elencare le regole per una vita lunga e sana: attività fisica, consumo di legumi e cereali integrali, eliminazione di zuccheri e carni conservate, limitazione dell'uso di sale in cucina.
Niente di nuovo sotto il sole, quindi, come egli stesso ha ammesso, se non che non sono mancate le espresse critiche al sistema, dalle case farmaceutiche alla stessa categoria di medici, «formata in maniera viziata». Non ha lasciato scampo il discorso di Berrino sul ruolo dello zucchero, soprattutto alla luce del collegamento tra la sua eccessiva presenza nel sangue e l'insorgenza di tumori. «L'Oms - ha affermato il medico - sostiene che non si debba consumare più del 5% del fabbisogno giornaliero in zucchero, prescrizione che noi puntualmente trasgrediamo. Lo stesso Ministero della Salute italiano non ha dato peso a tale indicazione che è in chiaro contrasto con gran parte dell'industria alimentare. I medici amano i loro malati e vogliono che ritornino presto da loro».
Molti i miti sfatati, tra cui quello della presenza di calcio nei latticini: anzi, il consumo di questi ultimi nell'adolescenza, secondo uno studio americano, sarebbe responsabile di una maggiore predisposizione in vecchiaia alle fratture. «L'uomo - ha ripetuto più volte Berrino - dovrebbe tornare a mangiare come in origine: verdure di stagione, pochi zuccheri, cibi integrali. E soprattutto - ha concluso - dovrebbe liberarsi dei farmaci, primi tra tutti gli antibiotici, sui quali noi medici negli ultimi quarant'anni siamo stati degli apprendisti stregoni». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino