Piano diabolico del medico per conquistare il tesoro del clochard

Guido Ricci e l'imputato, Maurizio Guglielmo
BELLUNO - Maurizio Guglielmo, il medico di 57 anni di Belluno a processo con l’accusa di circonvenzione di incapace, voleva farsi adottare dal facoltoso amico Guido Ricci, il...

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BELLUNO - Maurizio Guglielmo, il medico di 57 anni di Belluno a processo con l’accusa di circonvenzione di incapace, voleva farsi adottare dal facoltoso amico Guido Ricci, il clochard miliardario veneziano che aveva propeietà anche in centro storico.




Lo aveva pianificato passo dopo passo nei suoi appunti riassunti nel diabolico "Le plan bleu”. Pochi punti in cui era racchiusa una sorta di strategia pianificata da Guglielmo per portare Ricci a fidarsi di lui.

«Diventando suo figlio potrà usufruire di un medico in casa e delle visite gratis ai parenti», aveva scritto Guglielmo. I dettagli di quella diabolica strategia sono emersi nel processo che si è aperto ieri in tribunale a Belluno e che vede Maurizio Guglielmo alla sbarra per circonvenzione di incapace, per l’eredità Guido Ricci, l’uomo facoltoso e eccentrico nato a Venezia e morto a Belluno nel settembre 2013.



In ballo un patrimonio stimato di 13 milioni. Da una parte i 2 eredi legittimi, lontani cugini Antonio Fanna di Villorba e il veneziano Dualdo Foscolo (parte civile avvocati Annamaria Coletti e Cristiano Alessandri). Dall’altra Guglielmo imputato (avvocato Paolo Patelmo) che avrebbe fatto scrivere al Ricci un testamento olografo in cui lui risulta il beneficiario del patrimonio.

Dopo diversi rinvii, due richieste rigettate di «rimessione del processo per l’ambiente compromesso» ieri sono stati ascoltati i testi.

Guglielmo non c’era: aveva preso troppi farmaci per una crisi di panico e ieri in mattinata è stato ricoverato in ospedale.

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Il Gazzettino