BELLUNO - Cinque le rivendite - di varia tipologia - che sono state individuate fuori regola sul territorio provinciale: a Borca di Cadore, a Santa Giustina, a Puos d'Alpago,...
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Prodotti ammiccanti perchè spesso disponibili ad un prezzo basso: «Potenzialmente significano prodotto di qualità scadente», precisa Milan. A preoccuparlo maggiormente sono le luminarie perchè hanno a che vedere con l'elettricità. Ma le etichette con irregolarità riguardano pure merci che potrebbero essere tossiche «pericolose, quindi, per i bambini».
Tutte le decorazioni, infatti, devono portare indicazioni sulla tossicità: «Per fortuna non abbiamo trovato in provincia nessuno che vendesse i braccialetti in materiale tossico, quelli sequestrati in altre città venete». A Belluno ad essere stati coinvolti nel sequestro di articoli sono esercenti sia stranieri che italiani: «Ambulanti o rivenditori con sede fissa, di cui, comunque, nessuno fuori regola a proposito di contraffazione».
Il Gazzettino