Il dipendente comunale assenteista si è preso un'altra settimana di ferie

Marino Zoldan
BELLUNO - Marino Zoldan è in ferie. Il dipendente comunale pizzicato dalle Fiamme Gialle di Belluno a bighellonare in orario lavorativo dopo aver timbrato regolarmente il...

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BELLUNO - Marino Zoldan è in ferie. Il dipendente comunale pizzicato dalle Fiamme Gialle di Belluno a bighellonare in orario lavorativo dopo aver timbrato regolarmente il cartellino e su cui, per questo, pende una denuncia per truffa aggravata si è preso del tempo per sè in attesa che la situazione giudiziaria si evolva.




Ieri ha approfittato della giornata di sole per un giro in bici, oggi vedrà come occupare il tempo.

«Avevo molte ferie da smaltire - spiega - perciò, dopo essere stato assente tre settimane ho richiesto anche la quarta, ovvero tutta la prossima. Nel frattempo spero si chiarisca la questione e qualcosa si sblocchi.

Sospeso dal lavoro? Per niente, il pubblico ministero Roberta Gallego aveva proposto due mesi ma sarà il gip a decidere ora». Nel corso delle indagini su Zoldan il pm aveva infatti richiesto al gip di Belluno Vincenzo Sgubbi una misura di interdizione per l'uomo, ma la domanda era stata rigettata in quanto, essendo il dipendente esclusivamente operatore manutentivo, nelle sue mansioni non avrebbe una discrezionalità tale da poter giustificare un allontanamento dal lavoro.



La patata bollente ora passa a Palazzo Rosso e, in particolare, al responsabile del personale, il segretario generale Alfonsina Tedesco. Una decisione sul futuro di Zoldan, tuttavia, pare non sia ancora stata presa nonostante la situazione fosse nota da tempo e l'uomo stesso non facesse segreto del suo girovagare a vuoto in città in orario lavorativo.

«La parola licenziamento non la possiamo usare fino a quando non c'è una condanna da parte del tribunale - dichiara fermo l'assessore al personale Maurizio Busatta -, al momento possiamo solo sospendere eventualmente, alla luce degli aspetti disciplinari emersi. Ma non si sono prese decisioni in merito». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino