BELLUNO - «Ormai aspetto da un anno, devo fare qualcosa per riavere mio figlio». È per questo che Lidia Solano Herrera, mamma del piccolo Ismail Davud, nato a Belluno il 4...
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La Herrera abita a Ponte nelle Alpi: l’ultima telefonata del bimbo il 20 dicembre 2013, quando gli parlò in Bosnia dov'era col padre a trovare i parenti. Poi Mesinovic era andato in Siria per combattere col macedone Karamaleschi, partito dall’Alpago. E là il piccolo Ismail potrebbe essere ancora. Lo ha riconosciuto in una foto la mamma. Il bimbo ha lo sguardo perso nel vuoto.
È in sella a una moto di fronte a un combattente dell’Isis in tuta mimetica. Quell’uomo è Salid Kolish, combattente con cui era partito Mesinovic. La Herrera è arrivata in Turchia a 500 metri dal confine con la Siria. Sono milioni i messaggi sui social Facebook e Twitter inviati dopo la trasmissione al richiamo "Riportiamo a casa Ismail".
Lunedì la Herrera, assistita dall’avv. Piazza di Treviso, tornerà in Procura. «Diedi il consenso a mio marito di portarsi Ismail. Non è stato rapito, ma ora deve tornare dalla sua mamma».
Il Gazzettino