Poletto con due bassanesi nei lager In valle tutti al vagone dei deportati

Cerimonia Giornata Memoria con Capovilla e Andreatta
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BASSANO/VALBRENTA - In occasione della Giornata della memoria il sindaco di Bassano Riccardo Poletto ha partecipato all’incontro organizzato al Centro Congressi della Fiera di Vicenza dove il Prefetto Eugenio Soldà, in concomitanza con la cerimonia del Quirinale, ha consegnato le medaglie d’oro ai cittadini italiani, militari e civili, deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra e ai familiari dei deceduti. Due i bassanesi insigniti: Elio Bordignon e Saverio Navarra. E al ritorno da Vicenza Mirella Toffol Navarra, vedova di Saverio Navarra, ha ricevuto a casa sua, in vicolo Bastion n. 3, il sindaco di Bassano Riccardo Poletto e i rappresentanti dell'associazione "26 settembre".




La signora Navarra ha donato donerà la piastrina di riconoscimento del marito e il cucchiaio usato durante la prigionia in campo di concentramento.





Questa sera, dalle 20.45, il professor Francesco Tessarolo parlerà in sala Chilesotti del Museo civico su “Il secolo dei campi. Detenzione, concentramento e sterminio nel corso del Novecento”.



Anche nelle scuole di Bassano momenti di riflessione e confronto, anticipati dall’incontro avvenuto sabato scorso e organizzato dal Gruppo Alpini di Marchesane, in collaborazione con l’amministrazione comunale, alla presenza di Enrico Vanzini, ex deportato a Dachau.



In Valbrenta ci si è ritrovati al Carro della Memoria. “I valori fondamentali della libertà e della democrazia conquistati dal nostro Paese - ha ricordato il vicesindaco di San Nazario, Stefania Lazzarotto, alla

celebrazione della “Giornata della Memoria”, davanti al carro ferroviario dei deportati, nel piazzale della stazione, a pochi passi dal cippo dei martiri dell’eccidio di Carpané - sono fondamentali per la nostra società civile e vanno sempre difesi e mai dati per scontati. Per questo motivo noi, oggi, abbiamo il dovere di fare memoria di ciò che è avvenuto e di insegnare alle giovani generazioni il rispetto di ogni persona. La presenza di tanti ragazzi delle scuole, ai quali sarà passato il testimone del ricordo di quei terribili fatti, diventa l’occasione per ribadire la fiducia delle istituzioni nei giovani, per augurarci un futuro libero dagli spettri e dalle insidie del razzismo e dell’intolleranza”.



Fra i presenti, anche rappresentanti delle Forze dell’Ordine, Polizia Ferroviaria e Corpo Forestale, Associazioni Combattentistiche e d’Arma e tanti studenti.



Il presidente dell’associazione partigiani Lorenzo Capovilla ha ricordato il terribile rastrellamento del Grappa con la cattura di oltre 600 patrioti, “che hanno lottato perché potessimo vivere in libertà”, 300 dei quali sono stati impiccati o fucilati e 250 deportati in Germania con i carri ferroviari.



Significativa la presenza di Marco Andreatta, 93 anni, di Crespano del Grappa, alpino che ha partecipato alla campagna di Russia, internato in Germania, che ha ammonito i giovani a “vivere in pace e in amicizia”.



Morena Martini, vicepresidente della provincia, ha consegnato all’associazione “La Carrozza Matta” l’onorificenza concessa dal Presidente della Repubblica per l’impegno e l’importante lavoro volto a promuovere il ricordo soprattutto nelle scuole, spronando i molti giovani presenti: “abbiamo bisogno di persone nuove che si impegnino nella vita sociale per un futuro migliore del nostro Paese”.



Emozionante la lettura da parte di Anna Branciforti del brano vincitore del concorso promosso nelle scuole, accompagnata dalla musica al violoncello di Schindler List. Allla fine è stata inaugurata la nuova sede museo della Carrozza Matta, nella stazione ferroviaria di Carpané Valstagna. “La nostra associazione che ha promosso questa iniziativa molto sentita nel nostro territorio, è impegnata da anni - ha spiegato il presidente Gianluca Ferrarese - a far rivivere sui binari del passato la storia e la cultura della Valbrenta”.



A Palazzo Guarnieri aperta la mostra degli studenti su “Il treno simbolo di partenze e di arrivi nel periodo della guerra, del profugato e della deportazione”. Per gli elaborati pittorici, al 1° posto Paola Sgarbossa, seguita da Benedetta Baron ed Elisa Secco; poi Alice Pesavento, Francesca Filippetto, Mattia Mangia, Antonio Borsato, Derbali Karin, Sara Favrin, Samuele Seraglio, Gioia Andolfatto e Nicole Ferrazzi. Per gli elaborati scritti, in prima posizione Nina Cuman, davanti a Benedetta Baron e Matteo Boglioni; poi Giada Tonietto, Isabel Lessio, Mattia Basso, Leonardo Veronesi, Elisa Chiti, Gianmarco Bittante e Emanuele Gallo.



Apprezzato l’intervento dei gruppi alpini locali e i “bigoi con sardea”, antica ricetta proposta da Romano Cornale. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino