Cresce il numero di famiglie povere Lions ne aiuta 30 con i buoni spesa

Un momento della presentazione del progetto che distribuisce 18mila euro
BASSANO - 100 euro di buono spesa al mese per sei mesi. È ciò di cui potranno disporre trenta famiglie bassanesi a cui venerdì scorso sono state consegnate le tessere...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
BASSANO - 100 euro di buono spesa al mese per sei mesi. È ciò di cui potranno disporre trenta famiglie bassanesi a cui venerdì scorso sono state consegnate le tessere alimentari volute da un progetto del Lions Club Bassano Host in collaborazione con l'assessorato alla persona e il servizio sociale professionale di Bassano.




«Il servizio che abbiamo voluto realizzare quest'anno - spiega il vicepresidente del Club Giampietro Zanotto - è quello di andare incontro a molte famiglie residenti in città che, a causa della crisi economica, mancano del necessario per condurre una vita decorosa». «L'aiuto - ha specificato l'assessore Erica Bertoncello - è stato rivolto a coloro che, caratterizzati da un Isee inferiore a 15.000 euro annui, non avevano ricevuto alcun assegno da parte del Comune o dell'Inps nel 2014».







Le trenta famiglie destinatarie dei buoni sono state selezionate con la collaborazione di Caritas e dei servizi sociali: diciassette di esse hanno più di quattro figli (minori di 26 anni), le rimanenti tredici ne hanno meno di quattro, ma rientrano comunque in un parametro di difficoltà economica. «Abbiamo deciso - spiega la Bertoncello - di distribuire l'erogazione del denaro in sei mesi, così che da un lato possa essere monitorato l'utilizzo di questi soldi e, dall'altro, le famiglie imparino a gestire il piccolo patrimonio in autonomia».



«Sono in aumento - è il dato che arriva dalla Caritas - le famiglie bisognose autoctone: il centro di ascolto segue attualmente circa 180 nuclei familiari per un totale di 600 persone. Quello che a noi manca è la possibilità di provvedere al rifornimento di carne e latticini: grazie a queste tessere sarà possibile per alcuni di questi nuclei familiari fare la spesa di prodotti freschi con maggior libertà. Ciò a cui puntiamo è una trasformazione dell'assistenza economica in reinserimento professionale e, in questo, speriamo in una risposta, per il momento assente, da parte dell'industria». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino