«Giù i due cedri in piazzale Cadorna» Il monsignore si scusa, ma procede

«Giù i due cedri in piazzale Cadorna» Il monsignore si scusa, ma procede
BASSANO - Giù i due grandi cedri del parcheggio di piazzale Cadorna. Ne dà annuncio l'abate Renato Tomasi, che spiega che questo avverrà nell'ambito del progetto di...

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BASSANO - Giù i due grandi cedri del parcheggio di piazzale Cadorna. Ne dà annuncio l'abate Renato Tomasi, che spiega che questo avverrà nell'ambito del progetto di riqualificazione del piazzale, d'accordo con il Comune di Bassano. Il parcheggio, di fronte alla sala Da Ponte e al Centro Giovanile, è di proprietà della parrocchia di Santa Maria in Colle, ma adibito a uso pubblico.




"La Parrocchia - spiega monsignor Tomasi - ha chiesto allo Studio Forest di Borso del Grappa, una relazione tecnica sullo stato dei due cedri presenti nell’area, che si presenta visibilmente precario. Il 25 novembre scorso lo studio ci ha comunicato che le piante appartengono alla classe di propensione al cedimento D (definita estrema, in una scala da A a E), per cui le gravi anomalie riscontrate fanno ritenere che gli alberi non presentino alcun fattore di sicurezza. Inoltre qualsiasi intervento di riduzione della pericolosità risulterebbe insufficiente. La conclusione della relazione tecnica era quindi la prescrizione dell’abbattimento dei due alberi con somma urgenza".







La relazione è stata presentata al Comune di Bassano, giorni fa, e il tre marzo il sindaco Riccardo Poletto ha firmato l’ordinanza di abbattimento entro 10 giorni, a causa dei rischi oggettivi per l’incolumità pubblica.



"Ci troviamo nell'obbligo di abbattere i due cedri, con l’intenzione di sostituirli con altre essenze - dice Tomasi -. Siamo consapevoli del disagio, e lo condividiamo, che almeno temporaneamente sarà provocato dall’intervento sia dal punto di vista paesaggistico, sia dell’arredo urbano, ma contiamo sulla comprensione dell’assoluta necessità dell’intervento. Questo fatto comunque - conclude l'abate - pone a tutti delle domande sulla salvaguardia dell’ambiente, vista la difficile convivenza dei vegetali, e degli esseri viventi, con l’assedio dell’asfalto e l’inquinamento prodotto dal traffico incessante delle nostre strade, e in particolare di piazzale Cadorna". Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino