Addio a Luciano, musicista, autore dell'inno di tutti i veneti

Bassano, Luciano Brunelli e il coro della Ss. Trinità che dirigeva
BASSANO - Lutto nel mondo della cultura per la scomparsa, di Luciano Brunelli, 68 anni, che si è spento all’ospedale San Bassiano dove era ricoverato da alcuni giorni. ...

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BASSANO - Lutto nel mondo della cultura per la scomparsa, di Luciano Brunelli, 68 anni, che si è spento all’ospedale San Bassiano dove era ricoverato da alcuni giorni.




Brunelli, conosciuto soprattutto nell’ambiente musicale bassanese, da tempo soffriva di problemi di cuore. Nato a Soave (Verona) nel 1946, ha vissuto la sua giovinezza a Rosà, dove ha iniziato i primi passi nella musica suonando l’organo del Duomo, per poi trasferirsi definitivamente nella città del Grappa, dopo una breve parentesi a Padova. Laureato in matematica, la sua è stata una vita interamente dedicata alla famiglia e alla musica, accanto alla sua professione di programmatore informatico.



Luciano andava molto fiero dell’essere autodidatta nel campo artistico, dove si era perfezionato nella composizione di canzoni specialmente in lingua veneta, lui che era un “venetista” convinto e della prima ora. In oltre quarant’anni di impegno musicale ha diretto diversi cori di musica sacra nel Bassanese, lasciando sempre la sua “impronta” per le innovazioni che sapeva portare.



Ha composto tantissimi brani, alcuni dei quali gli sono valsi importanti riconoscimenti. Forse sono due le canzoni che amava di più. La prima è “Perasto 1797” che nel 1999 ha vinto il “Premio Leone d’Oro” al concorso canzoni venete durante il carnevale di Venezia . Il testo è tratto dal discorso del Capitano Viscovich in occasione dell' ultimo ammainabandiera del vessillo di S. Marco, nella città di Perasto (attualmente in Montenegro). La base musicale é costituita dall' "Adagio dal Concerto in re minore per oboe ed archi" di Alessandro Marcello. La linea melodica del canto é invece di Luciano Brunelli.



La seconda è quella che lui ha dedicato a tutti i veneti, quasi come un inno, dal titolo “Na bandiera, na lengua, na storia”; in questo tributo ha riarrangiato la base musicale della “Juditha triumphans” di Vivaldi.



La sua ultima uscita pubblica è stata nell’estate scorsa a Palazzo Roberti di Bassano in occasione di una serata dedicata alla sua fertile carriera musicale con diversi artisti che hanno interpretato le sue canzoni. Lascia nel dolore la moglie Silvana, i figli Michele, Leonardo e Ilaria (consigliera comunale di Bassano nella passata amministrazione) e le due amate nipotine Elianora e Maria Leon. Il funerale si svolge venerdì 30 gennaio alle 15,30 nella chiesa di San Francesco, in centro a Bassano. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino