Penna nera mozzata, alpini infuriati Vandali sulla statua del 'bacin d'amor'

Penna nera mozzata, alpini infuriati Vandali sulla statua del 'bacin d'amor'
BASSANO - Gli alpini sono infuriati per il vandalismo che ha deturpato la scultura in bronzo «Il bacio» di piazzetta Angarano, giusto all'imbocco della testata est del loro...

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BASSANO - Gli alpini sono infuriati per il vandalismo che ha deturpato la scultura in bronzo «Il bacio» di piazzetta Angarano, giusto all'imbocco della testata est del loro simbolo, il Ponte Vecchio o degli Alpini.




L'opera, realizzata dall'artista novese Severino Morlin, era stata posizionata sul posto, e inaugurata, agli inizi di settembre del 2010, in occasione del raduno triveneto delle penne nere.







Pensata per rendere omaggio all'anima alpina della città, s'ispira a quel «bacin d'amor» citato nella celebre canzone «Sul Ponte di Bassano». E proprio con il simbolo dell'alpinità per eccellenza, ossia la penna del cappello, se la sono presa i vandali, arrivando a mozzarla.



Un gesto che ha amareggiato molti bassanesi, ma soprattutto gli alpini della sezione Monte Grappa, molto legati a quell’opera. «Voglio sperare che non sia stato un gesto dettato dalla precisa volontà di ferire qualcosa o qualcuno - ha commentato Giuseppe Rugolo, presidente sezionale -. In qualsiasi caso è il risultato di un comportamento incivile, un atto inqualificabile, compiuto da qualcuno che non ha rispetto non solo dei valori espressi da questi simboli a noi particolarmente cari, ma anche del loro valore artistico. Stiamo infatti parlando di una scultura in bronzo pregiata, realizzata da un artista locale di fama, molto apprezzato anche fuori. Il rammarico per questa triste vicenda quindi è duplice. Non capisco perchè danneggiarla per il solo gusto di farlo».



Accortesi dell'accaduto, le penne nere sezionali hanno già contattato Morlin chiedendogli di poter riparare il danno. «L'artista non si è tirato indietro, si è messo al lavoro e provvederà a ripristinare l'opera - ha precisato Rugolo - augurandoci che l'episodio non si ripeta in futuro. Prendersela con una statua mi sembra veramente un gesto squallido, di basso profilo».Sebbene siano trascorsi solo quattro anni dalla sua installazione, «Il bacio» è entrato a pieno titolo nel circuito dei siti cittadini ambiti dai turisti, sia per immortalare una delle fotografie ricordo della città, sia come scenario alle romantiche coppie di innamorati che spesso si baciano sotto l'opera bronzea. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino