Legge sul consumo di suolo, attuazione del Piano territoriale regionale di coordinamento, Piano casa. Tutto per disincentivare la realizzazione di edifici nuovi e favorire il...
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Azzalin condivide l'impegno, ma pressa sulla questione dei tempi. «E la legge sul consumo di suolo? La necessità primaria è quella della salvaguardia del territorio, non dobbiamo perdere occasioni. Si deve avere la necessità di progettare, ma stando dentro ai tempi, altrimenti si rischia di perdere tutto. L'approccio è cambiato rispetto a dieci anni fa. La necessità oggi è quella di incentivare a usare il vecchio e non consumare nulla di nuovo. In più serve un regolamento più semplice che risolva i problemi alla gente. È il momento anche di fare il Piano d'area per le infrastrutturazioni verdi, come le ciclabili che incentivano il turismo».
A proposito di pianificazione del Veneto, non si può non considerare l'iniziativa dei 27 comuni dell'Altopolesine pronti a creare con alcuni della Bassa veronese, una rete che serva ad aumentare lo sviluppo dell'area. A parlarne è il sindaco di Bergantino Giovanni Rizzati. «Abbiamo il distretto della Giostra, appena più in là, in provincia di Verona, ma anche a cavallo tra Lombardia ed Emilia Romagna, si trovano altri distretti economici importanti. A breve avremo Valdastico sud e Nogara-Mare. Quest'ultima avrà una prosecuzione con la Cremona-Mantova. Con la direttrice della Serenissima ormai satura, è chiaro che quest'area diventa un'alternativa possibile. Risulta naturale, tra sindaci di quest'area, iniziare un dialogo che ci consenta di fare squadra e così di ottenere risultati migliori, per esempio per la richiesta di finanziamenti, in particolare all'Unione europea».
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Il Gazzettino