UDINE - Si avvicina l’uscita, parziale, dei soci privati da Friulia. I tempi previsti per la concretizzazione del concambio delle partecipazioni nella holding in azioni di...
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I NUMERI. Quanto ai dettagli economici, i patti parasociali prevedono che la quota di maggioranza detenuta da Friulia in Autovie possa scendere al massimo dall’attuale 86,5% al 67%. Friulia può quindi scendere quasi del 20%, cedendo le sue azioni a un valore di concambio da determinare sulla base del patrimonio netto delle due società. Bilanci e calcolatrice alla mano, a ciascun socio privato saranno riconosciute 1,65 azioni Autovie per ciascuna azione Friulia concambiata. Ne consegue che i soci privati potranno convertire poco più della metà delle proprie azioni: il 18,8% complessivo di quote Friulia da convertire, al netto di Bnl, corrisponde infatti al 31% di Autovie, contro un tetto massimo non del 20%, ma ridotto al 17% una volta detratta la quota Bnl.
SCENARIO. Al di là dei passaggi tecnici, tutti da definire, a fine corsa avremo in sostanza una Friulia dove la partecipazione pubblica, tra azioni della Regione (77,59%), azioni proprie nel portafoglio della holding (2,25%) e azioni concambiate, sarà vicina al 90%, con poco più del 9% in mano ai privati. In Autovie, al contrario, la Regione conserverà un pacchetto del 70% attraverso Friulia, con il 17% in mano alle banche e alle assicurazioni in uscita (parziale) da Friulia, e gli altri soci (Regione Veneto, Infracis, Autostrade Venezia-Padova) fermi alle attuali partecipazioni.
BANCHE.
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Il Gazzettino