Sfrattati gli artigiani dal capannone che ora diventa una moschea

Il capannone di via Castrente 15 che diventerà moschea
ARSIERO – A breve la comunità musulmana della valle dell’Astico avrà un luogo di culto riservato alla sua religione islamica, con una moschea all’interno del capannone di...

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ARSIERO – A breve la comunità musulmana della valle dell’Astico avrà un luogo di culto riservato alla sua religione islamica, con una moschea all’interno del capannone di via Castrente 15.




Per gli ultimi occupanti, due artigiani di costruzioni meccaniche, è stato reso esecutivo lo sfratto dal capannone che è di proprietà dall’associazione musulmana Issalam, con sede in paese, in via Scalini 13. Due esponenti della comunità islamica arsierese, accompagnati da un avvocato, hanno invitato i due artigiani, trovati impegnati nel loro lavoro, a lasciare definitivamente lo stabile da 240 metri quadri.



I due piccoli imprenditori hanno chiesto l'intervento del sindaco e dei carabinieri, per evitare che venissero messi i sigilli tout court. Infatti hanno chiesto un paio di settimane per lasciare l'immobile, poichè impegnati nella realizzazione di una commessa che richiedeva almeno altri quindici giorni di lavoro. E su questa proposta è stato trovato l'accordo. Nel capannone i due artigiani sono affittuari. Da 14 mesi è stata ceduta la proprietà all'asta, non per problemi riguardanti le attività imprenditoriali al suo interno, ma perchè era gravata da debiti pregressi, risalenti a gestioni precedenti, e l'immobile è stato messo in vendita dalla banca creditrice.



L'acquisto dello stabile da parte all’associazione Issalam è datato febbraio 2014, attraverso un’operazione effettuata mediante asta pubblica per un importo di 140mila euro, compresi 13mila di spese. All'asta non ha potuto prendere parte Daniele Salin, uno dei due artigiani sfrattati, il quale ha anche poi tentato di riacquisire la proprietà dall'associazione Issalam, per continuare serenamente il suo lavoro, ma senza trovare corrispondenza. Nelle prossime settimane i due artigiani dovranno sgomberare di macchinari e attrezzi il capannone per consegnarlo all’associazione Issalam che, una volta bonificatolo, a quanto si sa, lo trasformerà in luogo di culto.



Al momento dell’acquisto dello stabile da parte della Issalam la Lega Nord locale aveva manifestato pubblico disappunto e adesso potrebbe tornare alla carica. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino