Ha origini bassanesi lo sceneggiatore di Arianna, film acclamato alla Mostra

Ha origini bassanesi lo sceneggiatore di Arianna, film acclamato alla Mostra
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BASSANO – Sembra che Bassano, negli ultimi tempi, sia fucina di opere destinate al piccolo e grande schermo. Dopo la fiction Rai "Di padre in figlia", è ora la volta del cinema: ha infatti origini bassanesi Carlo Salsa, lo sceneggiatore trentunenne del film "Arianna" diretto da Carlo Lavagna e già presentato e accolto positivamente alla Mostra del cinema di Venezia.




Dopo una lunga gavetta in televisione, Salsa si è spostato al cinema, collaborando, tra le altre cose, alla sceneggiatura di "Into paradiso" di Paola Randi, presentato a Venezia nel 2010.



La pellicola - costata poco meno di 400 mila euro, distribuita da Luce e inserita nel circolo del Cinema Indipendente - affronta il difficile tema dell'intersessualità e racconta, appunto, la storia di Arianna - interpretata da una magistrale ed acclamata Ondina Quadri, premiata come miglior attrice esordiente - diciannovenne alle prese con una ricerca di se stessa che inizia dalla sfera sessuale per proseguire in tutti gli altri aspetti della propria intimità e persona.



La storia si svolge nel corso di un'estate ed è ambientata in un casale sulle rive del lago di Bolsena, luogo dell'infanzia dove Arianna ritorna per ricostruire il proprio passato a fronte di una serie di fatti che iniziano ad interrogarla circa la propria identità . È qui che la ragazza incontra amici, parenti e molte persone - tra cui Celeste, la cugina coetanea assai disinvolta - che la obbligano a fare i conti con ciò che è stato. Nel corso della propria ricerca, Arianna viene a conoscenza di un fatto capitatole in tenera età di fronte al quale riuscirà a ricomporre il puzzle della propria esistenza.



«Il tema - spiega Salsa, ex alunno del liceo scientifico "Brocchi" - è affrontato in maniera molto delicata e lo spettatore viene accompagnato dolcemente lungo il percorso di ricerca della protagonista, sentendosi obbligato ad interrogarsi anche sulla violenza cortese di una società che manifesta un estremo e patologico bisogno di correggere le cose e metterle al proprio posto. Arianna - specifica - non è una persona precisa, ma il precipitato di tante indagini e la loro liofilizzazione. Infatti - conclude - il film è frutto di una ricerca attenta e documentata iniziata da Lavagna a New York che l'ha condotto a confrontarsi con numerose persone che convivono con l'ermafroditismo».



Il film viene presentato in questi giorni a Bassano per favorirne la diffusione grazie ad un incontro con regista e sceneggiatore, stasera alle 18 in libreria Palazzo Roberti, e ad una serie di proiezioni che prenderanno il via domani alle 21 in sala Da Ponte per proseguire poi dal 10 al 14 ottobre in sala Martinovich. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino