Aria di scissione fra i 2000 vongolari del Delta: nuovo Consorzio a Pila

Aria di scissione fra i 2000 vongolari del Delta: nuovo Consorzio a Pila
ROVIGO - Il mondo della pesca è in fermento: a fine mese scade la nuova proroga sui diritti esclusivi di pesca di cui è incerta la sorte. Già il vicepresidente regionale di...

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ROVIGO - Il mondo della pesca è in fermento: a fine mese scade la nuova proroga sui diritti esclusivi di pesca di cui è incerta la sorte. Già il vicepresidente regionale di Federcoopesca (n. 2 di Confcooperative) Paolo Mancin aveva lanciato l'allarme, paventando anche l'ipotesi della nascita di un nuovo Consorzio di pescatori che voci di corridoio vorrebbero nascesse nella marineria di Pila, le cui cooperative sono fuori dal consiglio di amministrazione.




A questo proposito un gruppo di operatori ittici con una lettera prende posizione. «Crediamo che il Consorzio sia una realtà obsoleta, rugginosa e dove gli ingranaggi ormai sono incancreniti nelle solite persone e non si vedono miglioramenti negli interessi dei pescatori». Il comparto pesca del Delta è composto da quasi 2.000 operatori: 1470 vongolari a cui devono sommarsi quelli che fanno piccola pesca e pesca volante.



Secondo questa parte di pescatori «Mancin sarebbe più preoccupato degli interessi di pochi, ma non pensa ai pescatori che devono per forza andare in laguna tutti i giorni, a pescare un prodotto che scarseggia».



I vongolari si sentono traditi: «Non pensa ad una programmazione, ad un fermo biologico per la tutela e la salvaguardia del proprio prodotto, non pensa ad unire con pari dignità ed importanza tutte le cooperative che formano tale Consorzio» sottolineando «non si ricorda che fuori dalla stabilimento di Scardovari durante la manifestazione sotto la pioggia e con la polizia che proibiva l'entrata nell'area del nostro Consorzio era presente anche lui, assieme a noi». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino