Appalti sospetti, nuovi casi

Appalti sospetti, nuovi casi
Ci sono anche altri 15 affidamenti diretti, per lavori stradali affidati senza una gara a procedura semplificata, tra i presunti appalti pilotati su lavori stradali al Lido e...

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Ci sono anche altri 15 affidamenti diretti, per lavori stradali affidati senza una gara a procedura semplificata, tra i presunti appalti pilotati su lavori stradali al Lido e Pellestrina. L'inchiesta delle Fiamme Gialle si allarga così a macchia d'olio, dopo la nuova documentazione che la ditta guidata dall'amministratore unico, Francesco Regazzo, ha depositato alla Guardia di Finanza. Spuntano nuovi lavori che dovranno essere passati ai «raggi x». Nello specifico i quindici appalti ad affidamento diretto dalla municipalità del Lido e Pellestrina ammontano a un totale di 236mila euro. Affidamento diretto significa l'assegnazione senza nemmeno una gara a procedura semplificata, che avviene invitando dalle 3 alle 5 ditte. Di questi quindici interventi la ditta «Italo Regazzo Srl» non ne ha avuti nemmeno uno. Per quanto riguarda le gare a procedura semplificata sono state 11: una ditta del Lido - con pari requisiti rispetto alla ditta «Regazzo» - è stata invitata per 10 volte (su 11), dunque quasi un «en plain», mentre Regazzo solo 4. Fari puntati anche sulle ultime due gare del 2012 per via Antonio Lotti più manutenzione delle strade per un totale di 81mila euro. Vinse, per entrambi gli appalti, una ditta chioggiotta e l'impresa «Regazzo» non fu mai invitata, violando così, sempre secondo l'impresa che ha promosso l'esposto, la normativa. C'è poi un altro «caso» sospetto per due gare, su lavori diversi, aggiudicati lo stesso giorno, con due ditte partecipanti. Tra le carte dell'inchiesta, Francesco Regazzo, riferisce, in una lettera protocollata anche in Comune il 5 dicembre 2011, di un incontro avvenuto, in municipalità, il 25 ottobre dello stesso anno. In quell'occasione lo stesso Regazzo racconta di una violenta discussione verbale con un dirigente della municipalità. Dopo quella diatriba i lavori sarebbero arrivati con il contagocce. © riproduzione riservata
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Il Gazzettino