CORTINA (BELLUNO) - C’è una tensione dolorosa nell’aula dove si ricostruisce la morte di Andrea Rossato, il piccolo sciatore di Mestre morto il 5 marzo 2011...
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Mauro Rossato parla. Spesso il discorso inciampa in un singhiozzo soffocato, sfoga nelle lacrime. In aula non si sente volare una mosca.
Una situazione stridente, quella che impone ai difensori di chiedere le condizioni della pista, la difficoltà, le capacità sportive di Andrea. Dall’altra parte lo strazio di un padre che tre anni fa su quella pista ha perso un figlio. Lo ricorda anche il giudice Antonella Coniglio: «Non oso nemmeno pensare a quanto sia sconvolto». Lo scorso inverno l’uomo è tornato sul posto per mettere un fiore in memoria di Andrea. La polizia lo ha multato: era fuori dalla pista, in una zona vietata.
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Il Gazzettino