Allo Stringher accesso più sicuro dopo i lavori, ora si pensa alle luci

Allo Stringher accesso più sicuro dopo i lavori, ora si pensa alle luci
UDINE - Ormai quasi completato l'intervento per rendere sicuro l'accesso allo Stringher. Ora, promette l'assessore provinciale Carlo Teghil, «patto di stabilità permettendo,...

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UDINE - Ormai quasi completato l'intervento per rendere sicuro l'accesso allo Stringher. Ora, promette l'assessore provinciale Carlo Teghil, «patto di stabilità permettendo, all'inizio del 2015 prenderanno il via i lavori di per la realizzazione dell'illuminazione e la moderazione della velocità all'interno del parcheggio dello Stringher in viale Monsignor Nogara per circa 100mila euro». In questi giorni Palazzo Belgrado «sta ultimando le opere di drenaggio laterale della carreggiata per 6mila euro -, nonché la posa di un manto di finitura sull'intero piazzale di accesso esterno da viale Nogara, e la ridefinizione della segnaletica di sosta dei mezzi pubblici e stop all'uscita, per un importo di ulteriori 11.500 euro. In pratica – spiega Teghil -, eliminati il dissesto e conseguente ristagno delle acque all'ingresso dell'istituto dal viale, la discesa dai trasporti pubblici, e soprattutto il transito di attraversamento e il percorso verso la succursale dell'istituto Marinoni, per il nuovo anno scolastico non ci saranno allagamenti in caso di piogge abbondanti».

Con questi interventi – lavori eseguiti congiuntamente a quanto realizzato per sua competenza dal Comune di Udine – è stata data una risposta alle richieste di oltre 400 utenti del complesso, che si erano rivolti, per segnalare la pericolosità della situazione, al presidente della Provincia Pietro Fontanini e al Comune di Udine. L'intervento ha anche tenuto conto dell'avvio delle opere di urbanizzazione sostenute da privati, per la prossima modifica dell'incrocio con una rotatoria- tra il viale Monsignor Nogara e via della Faula - con la realizzazione del nuovo terminal autocorriere - e il completamento del marciapiede antistante l'Istituto Marinoni. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino