Il feltrino Alberto Cecchin, alfiere della squadra svizzera Roth Skoda, vince la 61. edizione del Trofeo Alcide De Gasperi, gara ciclistica internazionale per dilettanti Under 23...
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La gara scatta alle 13 in punto da Povo, appena sopra Trento, con 185 atleti ai blocchi di partenza, un vero record per la manifestazione organizzata dall’Us Angarano di Bassano e dall’Us Aurora di Trento. Dopo appena 6 km, all’altezza di Pergine, un gruppetto di circa 20 atleti prova già l’allungo raggiungendo un vantaggio di una decina di secondi, ma il gruppo inseguitore non molla e riassorbe i fuggitivi in breve tempo. Alla prima salita, quella di Sella di Vignola, iniziano i primi abbandoni mentre al quindicesimo chilometro la Trevigiani inizia a imporre l’andatura, con un quartetto di testa composto da Agostini, Ballerini, Pedretti e Tomio. I magnifici quattro vanno d’amore e d’accordo e iniziano ad accumulare un discreto vantaggio sul gruppone che dopo una cinquantina di km sale a 2’15” e a Primolano supera i tre minuti. Ma gli inseguitori non mollano e a Carpanè assottigliano lo svantaggio, con Zanon (Vc Breganze) che al km 75 tenta l’allungo per andare a riprendere i fuggitivi. A Solagna escono dal gruppo anche Scerbo della Gavardo, Gandin della Marchiol e Miquel dell’Amical che si aggiungono a Zanon all’inseguimento del quartetto di testa. L’avventura dei due gruppetti in fuga dura fino alla salita della Rosina dove la corsa si ricompatta e dove altri dodici corridori tentano l’allungo sfruttando il breve strappo sulle colline di Marostica. Da lì in poi la corsa viene presa in mano da Rota che tenta di sorprendere Cecchin prendendogli una ventina di secondi di vantaggio e il gruppo si sgrana. Nei giri in centro a Rossano i due si danno battaglia e alla fine lo svizzero ha più benzina del suo avversario tagliando per primo il traguardo. Per Cecchin si tratta della terza vittoria quest’anno (le prime due un Svizzera), ma questa è di sicuro di gran lunga la più importante. Passista veloce, dalle spiccate doti atletiche, Alberto Cecchin è entrato quest’anno nella formazione elvetica guidata dall’ex professionista Mauro Gianetti. Dopo l’esperienza italo-giapponese al Team Nippo nel 2013 e quella tutta italiana al Team Marchiol in questa stagione corre per una squadra Continental che è attrezzata per fare molto bene. Soprattutto, anche perché va sottolineato che il Team Roth costituisce una sorta di vivaio della Lampre Merida. Michele Zarpellon Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino