«Addio Francesco, pilota speciale»

«Addio Francesco, pilota speciale»
«Era un signore. Una persona con tanta voglia di vivere, che amava scherzare e stare in compagnia. La sua tragica scomparsa ci ha addolorato profondamente». A ricordare con...

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«Era un signore. Una persona con tanta voglia di vivere, che amava scherzare e stare in compagnia. La sua tragica scomparsa ci ha addolorato profondamente». A ricordare con affetto Francesco Fornabaio, il pilota udinese di 57 anni morto domenica durante un volo acrobatico al Lido di Venezia, è Michele Barbui, titolare della "Soluzioni aeronautiche" di Pasian di Prato. «Educato, cortese, gentile. Un professionista serissimo, che non lasciava mai nulla al caso: rigoroso con se stesso e con i mezzi che utilizzava per volare. Meticoloso e attento, controllava e ricontrollava tutto prima di decollare. Il suo aereo, non a caso, era sempre lucidissimo, oggetto di una manutenzione costante, certosina. Una precisione e una disciplina che facevano parte della sua personalità: Francesco era molto attento, infatti, anche alla sua forma fisica, all'alimentazione, all'allenamento, per essere sempre efficiente. Questa sua condotta gli permetteva di essere sereno e tranquillo, quando volava».

Barbui aveva conosciuto Fornabaio dieci anni fa e il loro rapporto di amicizia si era consolidato in particolare negli ultimi due anni: «Ci frequentavamo quasi ogni giorno. Anche se per diverso tempo ha mantenuto la residenza ufficiale a Milano, di fatto viveva a Udine, quindi vicino alla pista di Campoformido che riteneva essere ottimale per le sue esercitazioni e gli allenamenti. Tanto da richiamare da tutto il mondo alcuni suoi colleghi, anche loro campioni di volo acrobatico, proprio in questa pista alle porte di Udine». Francesco era molto noto e apprezzato nel suo settore sia in Italia che all'estero: si recava spesso in Francia e in Inghilterra per partecipare a raduni e approfondire sempre di più le sue conoscenze. Nel sito internet della "Soluzioni aeronautiche" sono state pubblicate due sue belle immagini e un saluto: «Abbiamo perso un amico, un vero signore che non dimenticheremo. Ciao mitico» e la volontà di ricordarlo con il sorriso sulle labbra. In lutto anche gli amici dell'Aero Club Friulano di Campoformido: «Era un grande appassionato di volo che aveva fatto del suo hobby il suo lavoro - dice Renata Zampa in Purpura, moglie di un pilota già in forza alla Pan -. Lo consideravamo e si considerava ormai uno di famiglia. Una bravissima persona; attento e preciso nella professione, con circa tremila ore di volo. Dopo aver acquistato il primo mezzo ne aveva comprati altri, e li seguiva direttamente, per essere certo che tutto fosse sempre in ordine. Un uomo di grande sensibilità e umanità, tra l'altro, che aveva dato di recente la sua disponibilità a esibirsi per un gruppo di persone meno fortunate. Non entro nel merito delle cause dell'incidente: lo voglio ricordare per il suo amore per il volo che, per chi lo sentiva forte come lui, superava ogni timore del pericolo». Fornabaio lascia la compagna, da cui si era separato, e tre figli che vivono nell'area di Milano.
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Il Gazzettino