Acquisto-truffa sul web: paga un pc ma non arriva. Assolti i venditori

Acquisto-truffa sul web: paga un pc ma non arriva. Assolti i venditori
BELLUNO - Compra su Internet un pc, non lo riceve, perde i suoi 200 euro e i presunti truffatori vengono assolti. Incredibile la vicenda del povero bellunese caduto nella...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
BELLUNO - Compra su Internet un pc, non lo riceve, perde i suoi 200 euro e i presunti truffatori vengono assolti. Incredibile la vicenda del povero bellunese caduto nella trappola di un annuncio su Subito.it. Un computer a 200 euro? Un afffare. Così versa i soldi nella poste pay indicata contatta il venditore al telefono, attende la merce. Attende e attende. Ovviamente non arriva nulla e lui allora a quel punto, come si fa di prassi in questi casi sporge denuncia alla polizia postale con tanto di numero telefonico del venditore, poste pay e tutto. Le indagini portano a tre persone di Cerignola in Puglia.




I tre vengono rinviati a giudizio. Antonio Piacentino, 50 anni, Rosaria e Vincenzo Fortunato, di 38 e 46 anni. Due di loro erano difesi dall’avvocato Mauro Gasperin. Il pm Giuseppe Gulli in aula ha ritenuto provata la responsabilità penale dei tre imputati e per questo ha chiesto 8 mesi di reclusione e 500 euro di multa per Piacentino e Vincenzo Fortunato, 6 mesi di reclusione per Rosaria Fortunato.



I primi due infatti avevano precedenti specifici e i tre avevano avuto secondo le accuse diversi ruoli. Alla fine il giudice Domenico Riposati li ha assolti tutti perché ha ritenuto che la questione non fosse penale, non si trattasse di truffa, ma di un caso che va risolto in sede civilistica. Insomma della merce richiesta che non è arrivata forse perché non più a disposizione per il venditore: una sorta di ritardo nel recapito che va reclamato con causa civile. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino