Acc: c'è l'accordo. I lavoratori dicono sì ai cinesi della Wanbao

L'Acc di Mel
MEL - Alla Acc di Mel gli operai hanno detto sì all'accordo per la cessione dell'azienda al gruppo cinese Wanbao. I lavoratori hanno approvato nel referendum per cui si...

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MEL - Alla Acc di Mel gli operai hanno detto sì all'accordo per la cessione dell'azienda al gruppo cinese Wanbao. I lavoratori hanno approvato nel referendum per cui si è votato oggi l'ipotesi di accordo raggiunta mercoledì scorso al Mise tra sindacati e i rappresentanti della fabbrica italiana e di Wanbao Group.






Gli esiti del referendum fatto tra Mel e Pordenone sono stati questi: 369 voti favorevoli (84%), 51 contrari. Alla votazione ha partecipato il 75% degli aventi diritto: i 587 operai, impiegati e quadri occupati a Mel e a Pordenone. «Le maggiori perplessità espresse dai lavoratori - spiega Bruno Deola, Fim Cisl - riguardavano il piano di assunzioni a scaglioni e quindi i dubbi sull'effettivo raggiungimento dell'obiettivo dei 455 rioccupati». Lunedì le parti saranno nuovamente a Roma, al Mise, per la firma ufficiale dell'accordo.



«Il risultato del referendum svoltosi oggi all'Acc di Mel - commenta il presidente del Veneto Luca Zaia - per il sì o il no all'accordo che prevede l'acquisto da parte del gruppo Wanbao è la migliore dimostrazione che i lavoratori veneti, se posti di fronte a un piano industriale concreto e che dà reali prospettive di occupazione e sviluppo, sono capaci anche di mettere in discussione i diritti storici e salvare il lavoro e le famiglie. Nessuno ha mai criticato, tanto meno io - aggiunge Zaia -, il gruppo cinese per l'impegno che ha dimostrato nella trattativa per l'acquisto. Si tratta di una multinazionale leader del mondo che ha deciso di investire in un dei gioielli della nostra industria veneta».



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