Quasi non è riuscito a turbare la calma di una mattina di primavera al Cimitero Maggiore il gesto di Dario Bormioli. Non erano nemmeno le undici del mattino quando l'uomo si è...
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Il pronto intervento è arrivato in poco tempo e dopo aver soccorso Bormioli è ripartito a sirene spiegate, questa volta turbando non poco le persone presenti in cimitero.
In molti, sul posto per ricordare i propri cari scomparsi o per lavoro, solo in quel momento hanno capito che qualcosa di grave e inconsueto era capitato: «Difficile sentire lo sparo - continua l'operaio - Potrebbe essere stato coperto dal rumore dei mezzi al lavoro, o semplicemente essersi perso nell'aria. Se non fosse stato per il rantolo dell'uomo, per il lamento, avremmo potuto anche non accorgersi di quanto era successo, magari anche per qualche giorno». Poco lontano dal settore C parte 1, dove è avvenuto il fatto e che che ospita numerose tombe di famiglia, vicino al muro rivolto dal lato di corso Australia, sono in corso dei lavori di esumazione, che prevedono anche l'impiego di mezzi e che quindi potrebbero aver coperto il rumore del colpo. Inoltre le cappelline sono disposte, proprio dove è collocata la tomba della famiglia Bormioli, quasi a formare un quadrilatero attorno al luogo dove Dario Bormioli si è sparato. All'ingresso del Cimitero Maggiore sono presenti due videocamere di sorveglianza che riprendono le persone che entrano nella struttura. Le immagini sono state acquisite dai carabinieri intervenuti sul posto per contribuire a ricostruire quanto accaduto. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino