ROMA - Non ci sono vie di mezzo. A letto si va o per dormire o per sedurre, anche se stessi. E ci si (s)veste di conseguenza, senza ostentazione, ma con la cura che si riserva a...
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Dettagli discreti e sofisticati impreziosiscono La Perla e i ricami strategici dei suoi baby doll, capo versatile e gettonatissimo nei prossimi mesi, da non farsi mancare nel cassetto della biancheria. Lui, invece, secondo Nero Perla, si circonda solo di materiali nobili, impunturati da micro fantasie nelle classiche tonalità del blu, nero, grigio, ma anche viola. Per l'uomo, del resto, la scelta è più ristretta e le sue opzioni prevedono boxer oppure pigiami in seta, in jersey o in fresco cotone dai colori basici, come consiglia Intimissimi, o ancora guizzi più audaci, come suggerito da Hom, che per dare più vita alle notti maschili ha fatto disegnare una capsule collection ad Alexis Mabille.
Se l'uomo può sbizzarrirsi solo tra rombi e righe, la donna, complice la bella stagione, si veste di fiori, stilizzati o meno, che esaltano gli scolli, come i ricami a contrasto di Verde Veronica, ma che sanno anche essere scanzonati su camicie da notte simili a maxy magliette. Il flower power declinato in tutte le sue varianti è protagonista anche nello sleepwear di Oysho, mentre da Yamamay prevalgono capi sbarazzini e dalle tonalità confetto. Christies, grazie a tagli strategici, non rinuncia alle coppe del reggiseno, pur se rivestite di pizzo macramè effetto uncinetto e in colori audaci.
Se il dictat sembra essere quello dei ricami artigianali, quasi personalizzati, e delle stoffe leggere, bisognerebbe comunque evitare di indossare qualcosa che poco si addice al corpo e alla personalità, pur se solo tra le quattro mura di una camera da letto. Secondo Carla Gozzi, stylist, consulente d'immagine e star del programma televisivo Ma come ti vesti?!, il nightwear ha un dress code tutto suo: «Per le over 28 dovrebbe essere sinonimo di chic, nei toni perlati del nudo, nero e avorio declinati in seta e pizzo valencienne, mentre per le più giovani dovrebbe essere divertimento gioco, colore e puntare su culotte e brassiere». Per le ragazze, quindi, meglio le silhouette ideate da Sì è lei e da Cotonella, con pinocchietti, leggings e canottiere dalle tante fantasie.
A tutte le donne la Gozzi, da brava guardiana del guardaroba, consiglia come pezzo base la sottoveste «che scivola sul corpo e lascia sottendere», mentre metterebbe al rogo i pigiamoni in pile. Insomma, la praticità e la comodità sono un obiettivo possibile, ma non devono mai scadere nella sciatteria. Dalla fine del Medioevo si evita di dormire completamente nudi, con le dovute eccezioni stile Marilyn, e le tendenze impongono che lo si faccia giocando sul mistero e con una dovuta dose di buon gusto. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino