«A Belluno e Feltre tutti sono uguali»

«A Belluno e Feltre tutti sono uguali»
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BELLUNO-FELTRE (a.Tr. - e.s.) Tutte le famiglie sono uguali. Sposate, legate da vincoli affettivi o dall'adozione, i diritti sono per tutti gli stessi all'interno del Comune di Belluno. «A livello di servizi - spiega l'assessore alle politiche sociali e della famiglia Valentina Tomasi - che una coppia sia sposata o meno, che sia formata da uomo e donna o da due persone dello stesso sesso non cambia nulla. In quanto ai figli, i minori hanno sempre tutele maggiori rispetto agli altri cittadini. Insomma, non centra come sia composta una famiglia purché abbia residenza nella stessa casa». Dopo la raccolta firme per il riconoscimento delle famiglie di fatto promossa dal Comitato Riconosciamoci e la sua approvazione in Consiglio comunale, ora l'ufficio anagrafe del Comune rilascerà un certificato sulla base dell'autodichiarazione, un documento che attesta lo status di famiglia legata da vincoli affettivi; possibilità che, prima dell'apertura in città di un dialogo sul tema, non era mai stata attivata. (((trentina)))

Per quanto riguarda Feltre, un passo verso l'eliminazione delle "barriere" è stato fatto. Su specifica richiesta di alcuni cittadini è stata portata avanti la proposta di creare un riconoscimento delle coppie di fatto. Un lavoro realizzato dalla commissione pari opportunità e dall'amministrazione comunale, non senza qualche alzata di naso da parte di alcuni consiglieri di minoranza. Il consiglio comunale, a fine dicembre, ha però approvato questo riconoscimento, ed ora chi ha determinati criteri può farsi riconoscere presso il municipio, godendo di determinati diritti e rispettando gli inevitabili doveri che ogni coppia deve avere. Durante quel consiglio comunale, il sindaco Paolo Perenzin e l'assessore Sabrina Bellumat mettevano in luce «il forte valore culturale di questo tipo di provvedimento oltre che le importanti implicazioni nell'erogazione dei servizi alle nuove famiglie da parte dell'Amministrazione comunale». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino