​"Passi e trapassi" ed ecco come il cimitero diventa teatro di cultura

​"Passi e trapassi" ed ecco come il cimitero diventa teatro di cultura
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BELLUNO - Cavalieri erranti e gatti neri. Diavoli e musica tra tombe e cipressi. Ma nemmeno l'ombra di una zucca, perché Halloween non ha nulla a che fare con “Passi e Trapassi”, rassegna culturale sui temi della morte e del morire. A Belluno, dal 2 al 12 novembre, si apriranno le porte dei camposanti e delle librerie. E le piazze e tutti i luoghi del silenzio si trasformeranno per dieci giorni in teatro. Vanno di scena, infatti, il fantastico e la morte. Che si danno il braccio tra citazioni colte, poetiche e musicali: da Ovidio a Chopin.




E proprio un concerto - al cimitero di Prade, domenica alle 11.30 con il Centro studi vocali Nova Cantica – darà il via alla kermesse che non ha in sé nulla di cupo e triste ma mira a scandagliare un tema tabù. Perché la fine di ogni cosa rappresenta sempre, in qualche modo, l'inizio di un'altra. Ecco allora uscire dai torrenti e dai laghetti montani le anguane, creature acquatiche dai piedi caprini, figure mediatrici tra il mondo dei vivi e il mondo dei morti. A parlarne sarà un'antropologa, Daniela Perco, direttrice del Museo etnografico della provincia di Belluno (lunedì 3 alle 20. 30 in sala Bianchi).



Appuntamento la sera dopo (a Palazzo Crepadona, 20.30) con lo spettacolo d'ombre dedicato ad un pubblico adulto: dietro ad uno schermo bianco sagome e pezzi di carta straccia animeranno, sulle note di un contrabbasso, il racconto “Il gatto nero” di Edgar Allan Poe.

Tra streghe medievali e fantascienza si snoderà l'incontro in libreria (giovedì 6 alle 18.15 in via Mezzaterra): Silvana De Mari, medico e scrittrice, darà vita ad una conversazione sulla pericolosa illusione di vivere senza dolore. Alla sera il viaggio è nell'Oltretomba, con Orfeo ed Euridice e la storia di un amore senza fine che non può sottrarsi alle leggi dell'universo.

Sarà il pianoforte di Matteo Andri, quindi, a condurre per mano dove “L'amore vince di morte il gelo” (7 novembre, 20.30, Sala Bianchi). Le fiabe e il ciclo della vita si innalzeranno a protagoniste della narrazione musicale “Ciò che non può morire mai” (in Cimitero sabato 8, ore 15 ). Passeggiata tra loculi e crisantemi il 9 novembre alle 11 per i “Dialoghi (im) materiali, un omaggio ad alcuni defunti noti e meno noti tra i viali della memoria, con letture di testi poetici. Il 10 novembre (Sala Bianchi, ore 20.30) si fa sul serio con “Cadaveri eccellenti”: Cesare Poppi, antropologo e docente all'Università di Lugano e di Trento, intratterrà il pubblico sui significati dei sacrifici umani a Carnevale tra 1400 e 1700. Secoli in cui nelle città universitarie di Pisa, Bologna, Padova e Roma il cadavere di un condannato a morte veniva dissezionato nell'aula anatomica, davanti ad un pubblico già vestito per il Gran Ballo di martedì grasso. Alla rassegna sono invitati pure i bambini: per loro l'Horror Puppet show, con bare da morto da cui escono tanti scheletrini (martedì 11, alle 11.30 e alle 15.30 in piazza dei Martiri). Gli amanti del cinema, infine, non possono perdere – sempre martedì - “Al di là dei sogni con Robin Williams (Cinema Italia).


Non mancheranno le tradizionali conferenze: come quella che affronta la morte dal punto di vista della medicina e delle cure palliative: “Modi di morire, sui sentieri della letteratura da Eschilo ai giorni nostri” sarà la questione messa sotto il riflettore, correndo sul filo della responsabilità verso il morire proprio e dei propri simili (12 novembre, 20.30 sala Bianchi). “La morte riguarda tutti ma è parola che non si pronuncia mai, anzi si usano termini a volte ridicoli per nominarla – precisa Claudia Alpago Novello, assessore alla cultura del Comune di Belluno – ecco che questa terza edizione di Passi e Trapassi affronta il tema attraverso il filtro del fantastico”. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino