Dopo il fatidico sì Meghan Markle fa il suo ingresso sul sito www.royal.uk. Nella pagina si riporta una biografia dell'ex attrice americana a partire dalle nozze di...
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Ampio spazio anche al suo impegno sociale e alle sua attività di volontariato in diverse associazioni benefiche. In sordina invece la sua lunga carriera di attrice: 15 anni di professione liquidati in cinque righe.
Per Harry e Meghan è già tempo di affrontare la sfida dei primi impegni ufficiali di corte nella nuova veste di marito e moglie. Di ritagliarsi un ruolo pubblico visibile, oltre l'immagine da coppia 'moderna', sinceramente innamorata e dall'inedito background interraziale che ammiratori, commentatori e corifei continuano a esaltare. L'ormai ex attrice americana di padre bianco e madre nera, fattasi britannica e divenuta duchessa di Sussex sull'onda del matrimonio col secondogenito di Carlo e Diana celebrato ieri in mondovisione dal castello di Windsor, sembra intenzionata a mettere le cose in chiaro immediatamente.
L'obiettivo - a partire dall'appuntamento d'esordio, in agenda già martedì 22 con un'iniziativa benefica in onore del prossimo 70esimo compleanno del principe Carlo - potrebbe essere quello di sfruttare subito l'onda positiva di simpatia celebrativa di questo momento per farsi spazio nella veste di voce liberal e 'impegnatà della Royal Family. Per ora Meghan può contare, assieme a Harry, su una luna di miele con i media testimoniata oggi da prime pagine entusiastiche fino all'iperbole.
C'è chi titola sul «potere dell'amore», chi racconta le prime nozze dinastiche dal sapore multietnico addirittura come un passaggio epocale verso «cambiamenti storici per la monarchia». Persino il progressista ed elitario Guardian si lascia estasiare dall'idea che, in fondo, ieri, la platea globale abbia assistito soltanto al coronamento della «storia normale di due innamorati». Che, se fosse vero, sarebbe già in sé una piccola rivoluzione.
La spontaneità e il clima rilassato dell'evento - almeno per gli standard di casa Windsor - hanno trovato in effetti conferma, dopo il rito religioso segnato dal sermone stile Harlem del vescovo episcopale afroamericano Michael Curry, pure nel ricevimento meno formale offerto in serata dal principe Carlo a Londra: fra hamburger, zucchero filato, alcol a gogò, Elton John di nuovo al piano, ballo nazionalpopolare degli sposi al suono di 'I Wanna Dance With Somebody' della compianta Whitney Houston, richiami parodistici al film 'Harry ti presento Sally' (ribattezzato 'Harry ti presento Meghan', 'When Harry met Meghan' parafrasando il titolo originale in inglese). Ma la celebrazione ossequiosa della «bella coppia» e delle loro «differenze» potrebbe non durare.
Qualche segnale meno positivo non è del resto mancato nel passato recente.
Il Gazzettino