Test del Dna dalla saliva di Elettra Lamborghini, Flavia Borzone: «Tonino è mio padre, ecco le prove»

La donna afferma di essere nata dall'unione della madre, la cantante lirica Rosalba Colosimo, con l'erede della nota casa automobilistica

Flavia Borzone e il test del Dna dalla saliva di Elettra Lamborghini: «Tonino è mio padre, ecco le prove»
C'è un nuovo, sorprendente, capitolo nella storia della donna che sostiene di essere la figlia mai riconosciuta di Tonino Lamborghini. Flavia Borzone afferma già...

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C'è un nuovo, sorprendente, capitolo nella storia della donna che sostiene di essere la figlia mai riconosciuta di Tonino Lamborghini. Flavia Borzone afferma già da tempo di essere nata dall'unione della madre - la cantante lirica Rosalba Colosimo - con l'erede della nota casa automobilistica, ma adesso porta nuove prove in tribunale a sostegno di questa tesi. Secondo quanto riferisce il Corriere della Sera, la 36enne napoletana avrebbe ingaggiato degli investigatori privati, i quali avrebbero seguito Elettra Lamborghini e raccolto tracce del suo Dna su una cannuccia usata dalla cantante a un evento.

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Lamborghini, il test del Dna

La donna ha poi fatto eseguire un test sul materiale genetico, che avrebbe confermato che lei e la figlia di Tonino condividono un genitore. La giudice Anna Fiocchi, nell'ambito del processo a carico di madre e figlia al Tribunale di Bologna, ha accettato la richiesta delle difese di acquisire la relazione investigativa. Borzone, querelata per diffamazione da Tonino Lamborghini, è già stata condannata per un'intervista in cui sostiene la sua tesi. Stessa sorte toccata alla madre Rosalba Colosimo per un'altra intervista. La 36enne, d'altra parte, grazie a un altro test del Dna ha ottenuto il disconoscimento della paternità di colui che credeva suo padre in primo grado al Tribunale di Napoli. 

Insoma, una vicenda giudiziaria complessa - che si muove sia nel civile che nel penale - che si arricchisce di nuovi importanti particolari. Sentita dal giudice, la donna ha dichiarato di aver incontrato Tonino Lamborghini una volta nel 2019 e di aver registrato il loro incontro. «Quel giorno mi ha confermato della relazione che aveva avuto con mia madre - ha detto la donna in aula - e che effettivamente avrei potuto essere sua figlia, ma ha detto che non si sarebbe mai sottoposto al test del dna». Anche questa registrazione è stata ammessa agli atti, mentre il processo è stato aggiornato a marzo prossimo.

Il riconoscimento della paternità

«In questo giudizio - precisa l'avvocato di Lamborghini al Resto del Carlino - era già stato chiesto dalla difesa un esame del Dna, che è stato respinto dal giudice. La sede deputata a un simile accertamento è una causa civile. Il punto del processo in atto sono invece le frasi diffamatorie pronunciate nei confronti del mio assistito, dando per scontato che la figlia e l’imputata siano sorelle e trattandolo, per questo, in malo modo».

Ora la donna si prepara ad avviare una causa civile per il riconoscimento della paternità di Lamborghini, che a Napoli ha presentato ricorso contro la sentenza di disconoscimento della paternità che la donna ha ottenuto dallo stesso Tribunale.

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Il Gazzettino