MILANO – “La mia vita è sempre stata uguale. È da quando ho la possibilità di farlo che vivo in questo modo”. Gianluca Vacchi, fenomeno...
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In Italia infatti è molto criticato: “All’estero i numeri parlano diversamente. Considera che i follower italiani sono circa il 5,7% di quelli totali. Vado forte in Russia, Sud America, States. Lì capiscono che uno che fa quello che ho fatto io non può essere stupido. In Italia fa molto comodo dire che se hai soldi li hai rubati, se hai donne le hai pagate, se hai follower li hai comperati. Ho pochi hater ma fidati che li ho tutti qui”.
Ultimo caso una sua foto pubblicata sul web: “L’altra settimana è uscita su un media spagnolo una mia foto di nudo. Mi hanno paparazzato mentre mi stavo cambiando il costume. Si intravede giusto un angolo, eh, perché non sono di certo un esibizionista che gira nudo. È finita anche su un sito italiano, e tutti giù a commentare che era un fotomontaggio. È sempre così”.
Ora si è dato alla musica e al mondo dei deejay: “Io sono semmai un milionario divertito. Lo faccio per passione, non per bisogno. Non me lo può impedire nessuno. E poi chi te lo dice che fra le mie quattro mura di casa non ho sempre fatto queste cose? Io ho la più grande collezione di vinili d’Europa: 15mila dischi che i collezionisti si strapperebbero i vestiti di dosso. Sembra quasi che in Italia si sia scatenato il DJ pride, ma non c’è nessuna licenza per poterlo fare. Ognuno può fare quello che vuole se non fa male a nessuno”. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino