ROMA - “Perché ero paraculo. Sapevo di essere carino, di avere un sorriso accattivante. Ma lui si augurava che non andasse così”. Alessandro Gassmann...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Le sue avventure non sono poi state così tante: “Alla fine, ero un timido. A 16 anni, nell’ascensore di un grande albergo di Lecce al Premio Rodolfo Valentino, Raquel Welch che era un mio mito erotico, mi guardò in modo più che eloquente, ma io la lasciai uscire al suo piano senza seguirla. Ero imbarazzato, sudato, mi sentii un fesso. Ebbi il coraggio di confessarlo a mio padre solo anni dopo”.
Ora tocca a lui il ruolo di papà: “Ho posto paletti larghi, ma inamovibili. Sono un padre che gioca, scherza, fa la lotta, ma che, se serve, sa imporsi”.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino