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Alda D'Eusanio è stata ospite di una delle ultime puntate della trasmissione Rai "Storie al Bivio" condotta da Monica Setta. La giornalista, conduttrice e opinionista si è raccontata a 360 gradi, anche se, ha principalmente parlato di amore e del suo matrimonio con il marito Gianni Statera che è venuto a mancare nel 1999.
Nonostante siano passati tanti anni, Alda non lo ha mai dimenticato e l'uomo è ancora vivo dentro di lei, oltre che nei suoi ricordi. La 73enne ha detto di sentire sempre l'energia del marito e che, proprio perché vorrebbe stargli accanto, non le sarebbe dispiaciuto morire a causa del grave incidente avuto nel 2012. Dichiarazioni molto forti che hanno lasciato sorpreso anche il pubblico a casa.
L'intervista di Alda D'Eusanio
Alda D'Eusanio, durante la sua intervista a Storie al Bivio, ha raccontato: «La morte di mio marito è stato un bivio molto traumatico, perché la morte è un’amputazione, ti tolgono un pezzo di corpo proprio.
Inoltre, Alda D'Eusanio ha spiegato il motivo per cui, dopo la morte del marito Gianni, l'idea di trovarsi un altro compagno non l'abbia mai sfiorata: «Tutt’ora il rapporto con mio marito mi riempie, cuore, mente e giornate che non mi mancano i figli. Ho pensato di riaprire il mio cuore? Puoi farlo se sei libera, se non sei innamorata, ma io sono innamorata di mio marito. L’amore non è fatto di corpo, è fatto di energia. Se una persona muore tu hai il pensiero, il ricordo. L’amore vive sempre. L’energia di mio marito è accanto a me. E non sono matta».
L'incidente di Alda D'Eusanio
Alda D'Eusanio ha anche parlato del grave incidente subito nel 2012 quando, a Roma, venne investita da un motorino: «Ho avuto l’osso occipitale rotto, cinque emorragie cerebrali, il coma, ed ero felice. Ogni volta che tornavo dal coma e mi accorgevo di essere sulla terra volevo ripartire, perché volevo andare da Gianni. Non sono felice di essere viva, sarei morta volentieri perché sarei stata di nuovo unita anche col corpo a lui». Nonostante si sia riuscita a salvare, la giornalista ha detto: «Se sopravvivi evidentemente hai un destino che non si è ancora concluso. Però se morivo non mi dispiaceva».
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