Potrebbe essere stato un improvviso raptus di follia, alimentato forse da uno stato depressivo, a spingere l'80enne Gennaro Merola ad uccidere la scorsa notte, probabilmente...
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La tragedia è avvenuta in via Della Valle a Santa Maria Capua Vetere, dove i due coniugi, entrambi pensionati, vivevano una vita ordinaria. Avevano due figli adulti che da anni non vivevano più a casa, e venivano descritti dai vicini come una coppia tranquilla; nulla lasciava insomma presagire lo scoppio di follia. I carabinieri hanno rinvenuto nell'abitazione un'ascia con cui Merola ha colpito ripetutamente la moglie al volto. Un commerciante che aveva il negozio al pian terreno del palazzo dove è avvenuta la tragedia, ha spiegato di conoscere i due coniugi ma di non aver mai udito urla provenire dalla casa della coppia, né di aver mai sentito litigi.
Era depresso ma anche geloso della moglie 77enne. Ci sarebbe questo dietro la tragedia. Una gelosia della quale l'uomo aveva parlato con la figlia dicendole che poteva essere un motivo per compiere un atto grave.
La figlia, intervenuta poco dopo, ha ricostruito il contesto in cui è avvenuta la tragedia. Ha riferito agli inquirenti che il padre depresso era solito vedere sulle reti televisive nazionali le trasmissioni in cui si raccontano fatti di cronaca, specie quelli che vedono le donne come vittime della gelosia maschile, che sono molto numerosi soprattutto negli ultimi giorni.
L'anziano genitore, pur senza manifestare alcuna intenzione violenta verso la moglie, aveva detto che la gelosia poteva determinare atti gravi; parole cui non era stato dato alcun peso, ma che purtroppo si sono trasformate in azione concreta.
Il Gazzettino