La navetta russa "Yuri Gagarin" raggiunge la stazione internazionale a 60 anni dal primo uomo nello spazio

La navetta russa "Yuri Gagarin" raggiunge la stazione spaziale a 60 anni dal primo uomo nello spazio
La navetta russa Soyuz MS-18 si è agganciata alla Stazione Spaziale Internazionale. Chiamata "Yuri Gagarin" in onore dei 60 anni dal volo del primo uomo...

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La navetta russa Soyuz MS-18 si è agganciata alla Stazione Spaziale Internazionale. Chiamata "Yuri Gagarin" in onore dei 60 anni dal volo del primo uomo nello spazio, la navetta russa si è agganciata al modulo russo Rassvet dopo un viaggio di 3 ore e 23 minuti con a bordo due cosmonauti russi Oleg Novitskiy e Pyotr Dubrov, e un astronauta americano Mark Vande Hei. 

Lo rende noto l'Agenzia spaziale russa Roscosmos. «Contatto! Il volo con equipaggio Soyuz Ms-18 ha attraccato con successo al segmento russo dell'ISS, dopo aver completato due giri della Terra» ha scritto su Twitter Roscosmos. Si tratta del lancio in onore del primo uomo nello spazio, Yuri Gagarin, a 60 anni dal suo primato. La navetta Soyuz si era staccata dalla gravità terrestre come previsto alle 7.42 dal cosmodromo russo di Baikonur in Kazakistan. Per l'occasione il lanciatore è stato decorato con il profilo bianco e blu dell'illustre predecessore il cui leggendario volo risale al 12 aprile 1961. 

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Dall'inizio dell'era spaziale hanno viaggiato in orbita più di 570 fra astronauti, cosmonauti e taikonauti, appena 70 le donne. Nuovi equipaggi si stanno preparando a nuove missioni dirette alla Luna e si guarda al futuro, con i primi astronauti su Marte. Nel frattempo, anche il volo della Soyuz MS-18 di oggi, chiamata "Yuri Gagarin", è la prima tappa di una rotazione record degli equipaggi a bordo della Stazione Spaziale, che nell'arco di tre settimane vedrà due lanci e due rientri a Terra.

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Con l'arrivo di Novitskiy, Dubrov e Vande la Stazione Spaziale è affollatissima, con un equipaggio di dieci membri fino al 17 aprile, quando i russi Sergey Ryzhikov e Sergey Kud-Sverchkov e l'americana Kate Rubins dovranno rientrare a Terra con la loro Soyuz dopo una missione di 185 giorni. Appena cinque giorni più tardi, il 22 aprile, è atteso l'arrivo della navetta Crew Dragon della SpaceX, con le americane Shane Kimbrough e Megan McArthur, il giapponese Akihiko Hoshide e il francese Thomas Pesquet, primo astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) a volare su una navetta costruita e gestita da un'azienda privata per conto della Nasa. Il 28 aprile a tornare sulla Terra sarà l'equipaggio della SpaceX attualmente a bordo della Stazione Spaziale, composto dagli americani Michael Hopkins, Victor Glover e Shannon Walker e dal giappondese Soichi Noguchi. 

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Il Gazzettino