«Io, rapita a 14 anni, legata a un albero e violentata». Il racconto che spaventa l'America

«Io, rapita a 14 anni, legata a un albero e violentata». Il racconto che inorridisce l'America
È stata stuprata e legata a un albero per mesi, la storia di Elizabeth è un grande insegnamento di forza e voglia di vivere. La ragazza, oggi donna e mamma, fu...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
È stata stuprata e legata a un albero per mesi, la storia di Elizabeth è un grande insegnamento di forza e voglia di vivere. La ragazza, oggi donna e mamma, fu rapita il 5 giugno del 2002 mentre dormiva nel suo lettino nel cuore della notte da un sadico che ha abusato sessualmente di lei per 9 mesi. A lanciare l'allarme fu la sua sorellina più piccola, inizialmente i genitori pensarono a un incubo della bimba ma nel portarla a letto si resero conto che Elizabeth era sparita.




Un uomo l'aveva sottratta alla sua famiglia dalla sua casa a South Lake, nello stato dello Utah. Mentre l'Fbi conduceva ricerche a tappeto la ragazza, che aveva appena 14 anni, si trovava a soli 29 chilometri da casa, in un vicino bosco. L'uomo che l'aveva rapita era un hippy che ha prima celebrato una cerimonia pagana, poi l'ha legata a un albero e l'ha violentata, e così per i giorni a venire. Complice dell'uomo sua moglie, entrambi seguaci della dottrina della Church of Jesus Christ of Latter-day Saints.

Elizabeth per settimane è stata stuprata, drogata, costretta ad ubriacarsi per opporre meno resistenza. Le veniva dato da mangiare lo stretto indispensabile per tenerla in vita e la ragazza era diventata gravemente deperita, costretta a volte anche a mangiare i suoi stessi escrementi. Mesi dopo quando si stavano perdendo le speranze la polizia finalmente ha iniziato a sospettare di Emmanuel, grazie a una segnalazione della sorella minore della ragazza scomparsa, e dopo qualche indagine il 46enne è finito in manette.

L'uomo è stato condannato a due ergastoli, così come anche la compagna è finita in carcere. Oggi Elizabeth è una donna libera, sposata e mamma di un bambino, e ha deciso di raccontare a tutti cosa le è accaduto per dare un messaggio di speranza e resilienza. 
 
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino