Germania, vendevano il figlio ai pedofili sul dark web: condannati a 12 anni

Germania, vendevano il figlio ai pedofili sul dark web: condannati a 12 anni
Pene severe in Germania per una coppia, una madre 48enne, Berrin Taha, e il suo compagno 39enne, Christian Lais, entrambi di nazionalità tedesca, che per anni avevano...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Pene severe in Germania per una coppia, una madre 48enne, Berrin Taha, e il suo compagno 39enne, Christian Lais, entrambi di nazionalità tedesca, che per anni avevano costretto il figlio della donna ad avere rapporti sessuali con pedofili. I contatti avvenivano attraverso i siti del cosiddetto 'dark web'.


LEGGI ANCHE Atene, mamme vendevano i loro neonati a 18mila euro l'uno: sgominato un racket bulgaro

Il tribunale di Friburgo ha condannato la donna a 12 anni e sei mesi di carcere e a 12 anni di carcere il suo compagno, per il quale è previsto anche un periodo di «detenzione preventiva» che potrebbe rimandarne la scarcerazione. Il bambino, che è stato affidato in adozione, aveva appena 9 anni quando il processo è iniziato a giugno.

Il partner della donna, che aveva precedenti penali per abusi su minori, ha confessato di essere stato lui l'ispiratore delle violenze e di avere convinto la sua compagna a consentire che il figlio venisse ripetutamente abusato da uomini contattati online.

Dopo la sentenza che ha condannato la coppia, il capo della polizia di Friburgo, Peter Egetemaier, ha riferito che un'alta ventina di persone sono indagate per abusi sessuali su minori in relazione alla vicenda. Le foto e le immagini video sequestrate alla coppia nell'ambito dell'inchiesta hanno fornito agli investigatori elementi per aprire ulteriori indagini sul giro di pedofilia che ruotava attorno all'uomo e alla donna.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino