È di tre feriti e un morto il bilancio choc della valanga che si è abbattuta con violenza ieri sulla rinomata località sciistica di Crans Montana, nelle Alpi...
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La valanga ha travolto una decina di sciatori
Dopo una notte intera, le ricerche «sono state interrotte questa mattina. Riprenderanno se la situazione lo richiederà. Non è stata segnalata alcuna persona dispersa e il bilancio è di 4 persone ferite, di cui una in modo grave», ha comunicato la polizia cantonale del Vallese su Twitter: poco dopo, sempre su Twitter, l'annuncio della morte di uno dei feriti. «La persona gravemente ferita è morta durante la notte all'ospedale di Sion.
IMPOSSIBILE DA PREVEDERE Nulla lo faceva prevedere, anche perché l'Istituto per lo Studio della Neve e delle Valanghe (SLF) aveva limitato il rischio valanghe al livello due, su una scala di cinque. Tanto più che le slavine, in genere, si abbattono nelle zone fuori pista e molto raramente su quelle segnate. «C'è una quantità incredibile di neve, circa due metri di spessore e 300 metri di lunghezza. È stata una valanga di primavera, molto compatta», ha spiegato uno dei dipendenti del resort a Crans Montana, aggiungendo che sulla pista coinvolta gli sciatori «non si attrezzano con i rilevatori di valanghe». Perché evidentemente il rischio è considerato basso.
A Crans Montana, il prossimo week-end, sono in programma le gare femminili della Coppa del mondo di sci. Il patron del torneo, Marius Robyr, ha spiegato che questo incidente non dovrebbe mettere a rischio la competizione. «Piuttosto che rimandare indietro i 120 soldati che ci stanno aiutano a preparare la pista, abbiamo chiesto loro di aiutare i soccorritori», ha spiegato Robyr.
FEBBRAIO MESE NERO Febbraio si conferma un mese nero per gli sciatori. L'ultimo incidente, appena 24 ore prima, ha visto coinvolta una tredicenne francese, morta a causa dei traumi riportati da una caduta mentre stava sciando, a Cogne. Il 6 febbraio, sulle Alpi Carniche, in Friuli, era rimasto ucciso uno scialpinista italiano, sepolto sotto un metro di neve, travolto da una valanga durante un'escursione in solitaria. Alcuni giorni prima altri quattro sciatori erano morti per una valanga fuori pista a Courmayeur, in Valle d'Aosta. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino