C’è chi se ne frega della crisi, del Grexit, delle code ai bancomat. E parte comunque. C’è chi qualche dubbio lo coltiva. Perchè avventurarsi in un Paese dove il rischio...
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Destinazione Grecia, comunque, non viaggia sulle montagne russe che le Borse stanno sperimentando in queste ore convulse. Il mare e il sole, la bellezza delle isole, l’assenza di problemi di sicurezza dovuti al terrorismo, continuano a tentare i vacanzieri di casa nostra. Questa è l’indicazione che emerge - con qualche segnale in controtendenza - dalle agenzie di viaggio del Nordest.
«Ho un gruppo di 50 persone che sta facendo il tour classico. Problemi zero. Scrivetelo, è giusto che si sappia» spiegano da Viagginmente a Treviso. «Riceviamo molte telefonate dubbiose, ma chi è partito ha già pagato in Italia. Consigliamo solo di aumentare un po’ il contante per gli extra».
«Due ragazzi in queste ore sono a Santorini e si divertono come matti» dice Marco, Laim Tour di Treviso. «Qualcuno tituba, ma spieghiamo che le autorità hanno assicurato che problemi di valuta non ce ne sono per chi ha un bancomat estero».
Sull’onda dell’ottimismo anche una storica agenzia mestrina come Ubuntu Travel-Clipper. Dice Luca Gobbo: «Sulle isole non ci sono problemi. Prima del referendum le prenotazioni sono rimaste un po’ in stand by. Ora contiamo che riprendano. Una collega è a Mykonos, la situazione è assolutamente tranquilla».
Eppure l’offerta della Grecia qualche difficoltà l’ha manifestata nel recente passato. Tina Villadoro, Dodici Lune di Mestre: «La Tunisia è un anno che non viene chiesta per il terrorismo. La Grecia, per altre ragioni, stava mostrando problemi nelle vendite dei pacchetti. Ma il panico non è giustificato».
Più negativa l’indicazione che viene da La Giara, agenzia di viaggi di Carpenedo (Mestre). «La Grecia stava risentendo della concorrenza della Spagna per i prezzi più bassi. Ora si è bloccata. I clienti preferiscono aspettare». I problemi? «C’è paura di non trovare soldi o di non vedere rispettati gli impegni assunti dagli operatori turistici locali. In realtà quei problemi non esistono, soprattutto se si va in un villaggio. Ma qualcuno preferisce cambiare destinazione». A vantaggio di Baleari e Sud Italia. Alla voglia di mare non si comanda. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino