Per Francois Clerfe, ingegnere dell'esercito americano di stanza in Iraq, quella affrontata nei giorni scorsi è stata la missione più importante della sua vita:...
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Una volta raggiunto dalla telefonata della moglie, Natalia Svistunova, Francois ha chiesto un permesso speciale per poter viaggiare dall'altro capo del mondo fino a Monterey, in California, solo per poter vedere la piccola Julia, venuta al mondo il 1° gennaio. «Ho viaggiato dal Kuwait alla Turchia, dalla Turchia a Francoforte, da Francoforte a Baltimora, da Baltimora ad Atlanta». Ultima tappa il Community Hospital dove ad attenderla c'era Natalia. «È stato divertente ed eccitante allo stesso tempo - ha detto il neo papà - Non posso spiegare quali fossero le mie sensazioni, ma dentro di me facevo i salti di gioia. Sono felice che la piccola Julia mi abbia aspettato».
Felicità condivisa con Natalia che, dentro di sé, sperava che Francois sarebbe arrivato in tempo: «Avevo la sensazione che ce l'avrebbe fatta perché voleva davvero essere qui accanto a noi». Francois riuscirà a rimanere a casa per i prossimi 30 giorni, ai quali si aggiungeranno i 10 di congedo parentale, prima di dover tornare in Iraq. Intanto la famiglia si appresta a godersi questo periodo insieme sotto l'augurio di una buona stella per il 2018. «Julia è nata il primo giorno del nuovo anno - ha concluso Francois - Questo ci fa pensare che saranno 365 giorni ottimi».
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Il Gazzettino