Finora l'hanno soprannominata la 'Sfinge slovenà, impassibile, impenetrabile, anche di fronte all'umiliazione di dover sopportare le storie - vere o presunte -...
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E dal Rose Garden, solitamente utilizzato per le conferenze stampa presidenziali, dopo un anno e mezzo lancia la sua agenda, le cui priorità sono la lotta al cyberbullismo e alla dipendenza dagli oppioidi dei più giovani. Lo fa sull'onda dell'enorme successo riscosso organizzando la cena di stato per i coniugi Macron. Un vero e proprio trampolino di lancio per lei, così come la sua affabile presenza accanto agli ex presidenti e alle ex first lady (compresa Hillary Clinton) al funerale di Barbara Bush. Due episodi in cui ha svelato al mondo che la 'sfingè è capace anche di sorridere: altro che le immagini che per mesi l'hanno immortalata triste ed arrabbiata accanto all'ingombrante The Donald.
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Del resto che tra i due i rapporti siano gelidi non è una novità, e la conferma arriva da un lungo servizio del Washington Post che parla di una coppia presidenziale da 'separati in casà, con i due che dormono in letti e stanze diversi e che si evitano anche nel tempo libero e a tavola all'ora di pranzo o di cena.
Ma che per mesi ha coltivato l'idea di soffiare a Melania il ruolo di prima donna alla Casa Bianca. Così non è stato, perché dopo i primi sei mesi passati a New York la vera first lady è arrivata a Washington e, nonostante il basso profilo finora mantenuto, ha rivendicato quel ruolo che ora sta incominciando a incarnare con grazia e personalità, come fu per Michelle Obama e molte altre che l'hanno preceduta, compresa quella Jackie Ò a cui molti ultimamente l'hanno accostata. E l'ombra degli scandali - dalla pornostar Stormy Daniels in giù - sembra solo rafforzarla. I sondaggi lo dimostrano, e il tycoon non può ignorarlo: sa fin troppo bene che lui, uno dei presidenti meno popolari della storia americana, senza la 'suà Melania nella corsa per la rielezione alla Casa Bianca rischia di non andare molto lontano. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino