Non solo l'ex consigliere della Sicurezza nazionale Michael Flynn ma anche il ministro della Giustizia, Jeff Sessions, parlò con l'ambasciatore russo a Washington...
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«Incredibili» e «false», Sessions ha definito in una intervista alla Nbc le accuse di contatti sospetti con i russi quando era consigliere di politica estera di Trump. «Non ho mai incontrato alcun russo per discutere di qualsiasi campagna elettorale», ha detto, confermando la versione data al Senato sotto giuramento.
ll primo incontro tra Sessions e l'ambasciatore russo è avvenuto in luglio, il secondo a settembre, nel suo ufficio al Senato, dove era membro dell'influente commissione per l'esercito. Contatti che ora potrebbero aumentare la pressione perché si astenga come ministro nell'inchiesta dell'Fbi sul Russiagate o perché sia nominato un procuratore speciale.
Sarah Isgur Flores, portavoce dell'attorney general, ha negato che ci sia stato alcunché di ingannevole nella sua risposta al Senato, sostenendo che Sessions incontrò l'ambasciatore come senatore e membro della commissione per l'esercito piuttosto che in quello di collaboratore di Trump. La portavoce ha aggiunto che Sessions lo scorso anno ha incontrato oltre 25 ambasciatori, oltre a Kisliak, sempre come membro della commissione per l'esercito.
Il Washington Post ha contattato tutti i 26 membri della commissione di Sessions per accertare chi ha incontrato l'ambasciatore russo: dei 19 che hanno risposto nessuno. Gli altri finora non hanno fornito riscontri.
La Casa Bianca difende Sessions: «È l'ultimo attacco contro l'amministrazione Trump da democratici faziosi», ha detto la portavoce Sarah Sanders, sostenendo che Sessions «incontrò l'ambasciatore russo nel suo ruolo di membro della commissione del Senato per l'esercito, cosa totalmente coerente con la sua testimonianza».
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Il Gazzettino