Usa, Puerto Rico vota sì per diventare lo stato americano numero 51

Ricardo Rossello
Puerto Rico al voto per diventare stato americano aggiunto: il numero 51. Nel giornata delle legislative francesi e delle amministrative italiane, l'isola caraibica è...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Puerto Rico al voto per diventare stato americano aggiunto: il numero 51. Nel giornata delle legislative francesi e delle amministrative italiane, l'isola caraibica è chiamata al referendum, il quinto dal 1967, sul proprio status. Con il 97% dei voti, secondo i risultati quasi definitivi, Puerto Rico sceglie di diventare il 51/mo stato Usa, in un referendum consultivo che tuttavia è stato largamente boicottato dall'opposizione e scarsamente partecipato: solo il 22,7% dei 2,2 milioni di aventi diritto è andato alla urne. Ma Ricardo Rossello, il neo governatore dell'ex colonia spagnola diventata territorio americano alla fine dell'Ottocento, ha già promesso di voler difendere a Washington la volontà degli elettori.


Tre erano le opzioni: diventare il 51/mo stato americano, l'indipendenza o il mantenimento dell'attuale status di territorio, dove chi nasce ha la cittadinanza americana ma non può votare per il presidente e ha un solo rappresentante al Congresso. Il neo governatore Ricardo Rossello, membro del New Progressive party, sosteneva la prima ipotesi. I promotori della consultazioni ritengono che l'attuale status sia essenzialmente quello di una colonia, lesivo della dignità dell'isola, abitata da 3,4 milioni di persone. E che ottenere la piena ammissione negli Usa potrebbe consentire a Puerto Rico di affrontare meglio la montagna dei debiti accumulati (73 miliardi di dollari), che l'ha portata a dichiarare la più grande bancarotta municipale della storia Usa.

Il referendum era invece boicottato dal partito di opposizione Popolare Democratico e dal più piccolo partito
Indipendenza. Se vincesse la prima opzione, dovrebbe comunque fare i conti con la difficile approvazione da parte di un Congresso a maggioranza repubblicana: Puerto Rico infatti vota prevalentemente dem e rischierebbe quindi di favorire un candidato di quel partito nelle presidenziali. 

  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino