Una giornata di festa si è trasformata in tragedia per una famiglia dell'Indiana in viaggio nel Kentucky per il 4 luglio: Michael Osborne, 25 anni, è morto dopo...
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Secondo la ricostruzione della polizia, intorno alle 22 il ragazzo stava per accendere uno dei tanti fuochi artificiali che illuminavano il cielo in quella notte di festa quando uno degli ordigni lo ha colpito al petto. Michael si è accasciato e i familiari hanno immediatamente chiamato i soccorsi: tuttavia quando i medici sono arrivati sul posto non hanno potuto far nulla per salvarlo. Alle 23.04 è stato dichiarato morto. Per il medico legale Bill Schwartz l'impatto è stato talmente violento da aver fermato il cuore del ragazzo. Per la polizia il fuoco che ha ucciso Michael era legale e adesso bisognerà stabile cosa è andato storto.
L'anno scorso negli Usa, come riporta il Journal of Insurance, quattro persone sono rimaste uccise in incidenti provocati da fuochi d'artificio, mentre altre 11.000 sono rimaste ferite. Tra il 2001 e il 2016 ci sono stati 114 morti causati dai fuochi artificiali, una media di circa sette persone decedute all'anno. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino