«In questa prigione la situazione è pericolosa e le nostre guardie sono esposte a rischi altissimi - dice Cara Smith, funzionario dell'ufficio dello sceriffo...
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A dettare le parole di Cara Smith è l'ultimo episodio di violenza avvenuto nella sezione di massima sicurezza della prigione della Contea. Tre uomini, che sono dietro le sbarre per due sparatorie, hanno aggredito mercoledì sera in modo premeditato due guardie carcerarie riempendole di pugni e calci sotto gli occhi di altri detenuti che hanno assistito impassibili alla scena. L'attacco, filmato dalle telecamere interne, è avvenuto intorno alle 20.30 mentre gli agenti stavano mettendo in sicurezza una porta attraverso la quale si accede a un'area ricreativa esterna: i tre aggressori, che assistevano all'operazione insieme ad altri detenuti, si sono lanciati all'improvviso contro di loro (sembra per impedire che la porta venisse chiusa) e li hanno malmenati pesantemente. Feriti e frastornati, i due agenti sono riusciti a fuggire richiudendosi la porta alle spalle e a chiamare rinforzi: a quel punto tutti i colleghi disponibili sono entrati in azione e sono piombati nel salone in cui era avvenuta l'aggressione, trovando tutti i detenuti presenti già stesi in terra in segno di resa.
I tre aggressori sono David Bush, 19 anni, Taiwan McNeal, 20, e Terrence Lynom, 20 anni. Bush e McNeal sono accusati di un tentato omicidio nel maggio 2015 nei confronti di un poliziotto fuori servizio all'esterno di una casa di Chicago, nel quartiere di Roseland. Bush fu incarcerato il 4 maggio, McNeal il 5 giugno: entrambi stanno aspettando il processo. Lynom, invece, è accusato di aver ferito nel luglio 2013 a colpi di pistola una bimba di sei anni e la zia di 52, a meno di due isolati dal luogo in cui i suoi due compagni spararono al poliziotto. Ora, per tutti e tre, la nuova accusa per aver aggredito le due guardie: la loro già difficile posizione si aggrava ancora di più. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino