Se il mondo non si concentrerà sulla drammatica situazione dei bambini più svantaggiati, entro il 2030 (data conclusiva degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile) 69...
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Questo l'allarme lanciato oggi dall'Unicef con il rapporto annuale «La Condizione dell'Infanzia nel Mondo 2016- La giusta opportunità per ogni bambino». Secondo il rapporto sono stati fatti importanti progressi nel salvare le vite dei bambini, riportandoli a scuola e aiutando le persone ad uscire dalla povertà. Il tasso di mortalità infantile sotto i 5 anni, dal 1990, è più che dimezzato e in paesi come Etiopia, Liberia, Malawi e Niger il tasso è sceso di oltre due terzi; in 129 paesi un eguale numero di bambini e bambine frequentano la scuola primaria e, rispetto al 1990, a livello globale, il numero delle persone che vivono in povertà estrema si è ridotto quasi della metà.
Dal 1990 Il numero di morti tra le madri è diminuito del 43%; il numero annuale di morti di bambini sotto i 5 anni per polmonite, diarrea, malaria, sepsi, pertosse, tetano, meningite, morbillo e Aids è diminuito da 5,4 milioni nel 2000 a 2,5 milioni nel 2015. I programmi per le vaccinazioni hanno portato ad una diminuzione di circa l'80% dei decessi per morbillo tra il 2000 e il 2014, prevenendo così la morte di circa 1,7 milioni di bambini.
Secondo il rapporto, questo progresso però non è ancora equo.
Il Gazzettino