Ucraina, le bombe russe hanno distrutto un terzo delle infrastrutture energetiche

Gli attacchi non hanno risparmiato neppure la centrale di Zaporizhzhia. Una mossa, quella di Putin, che mira a mettere in difficoltà anche l'Europa: l'Ucraina ha bloccato le forniture di elettricità assicurate da luglio ai paesi europei.

Ucraina, le bombe russe hanno distrutto un terzo delle infrastrutture energetiche
Per il terzo giorno consecutivo, l'esercito russo ha attaccato in Ucraina il distretto di Kamian, nella regione di Dnipropetrovsk, bombardando l'infrastruttura energetica....

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Per il terzo giorno consecutivo, l'esercito russo ha attaccato in Ucraina il distretto di Kamian, nella regione di Dnipropetrovsk, bombardando l'infrastruttura energetica. L'esplosione ha causato un ampio incendio e ha distrutto strutture importanti. Lo ha reso noto il capo dell'amministrazione militare regionale Valentin Reznichenko. A partire dallo scorso lunedì, gli attacchi missilistici russi hanno colpito e danneggiato circa il 30% delle infrastrutture energetiche dell'Ucraina. Come ha spiegato alla Cnn Herman Halushchenko, il ministro dell'Energia ucraino, è la prima volta, dall'inizio della guerra, che la Russia mira alle infrastrutture energetiche del Paese. Uno dei motivi è sicuramente quello legato alle esportazioni di elettricità dall'Ucraina all'Europa, attività che «aiutano i paesi europei a risparmiare sul gas e sul carbone russi». Attaccare le infrastrutture energetiche potrebbe causare ulteriori disagi in vista dell'arrivo della stagione invernale.

 

L'attacco russo alle infrastrutture strategiche ucraine

Proprio a causa dei danni inflitti dai missili russi alle centrali e alle sottostazioni elettriche del Paese, il ministero dell'Energia ucraino ha annunciato, al momento, lo stop alle forniture di elettricità assicurate da luglio ai paesi europei. Halushchenko ha sottolineato che l'Ucraina sta cercando di «ricollegarsi rapidamente da altre fonti» e non ha escluso la possibilità che il Paese riceva energia extra dall'Europa. Il ministro ha inoltre ribadito che il sistema energetico ucraino «è ancora stabile» e ha invitato i partner a fornire «sistemi di protezione dell’aria che potrebbero aiutarci a proteggere le nostre infrastrutture». Intanto le autorità di Kiev hanno invitato la popolazione a limitare i consumi di elettricità lasciando spente stufe elettriche, caldaie, bollitori e altri elettrodomestici che potrebbero causare un collasso della rete elettrica.

I danni e la centrale nucleare di Zaporizhzhia senza energia

I raid russi hanno colpito infrastrutture civili strategiche in 12 diverse regioni dell'Ucraina oltre alla città di Kiev. Una parte della città di Leopoli è rimasta a lungo senza luce e senza acqua. Alcuni droni kamikaze hanno colpito la centrale termoelettrica di Ladyzhyn nella regione di Vinnytsia, nell'Ucraina centro-occidentale, danneggiando l'impianto elettrico e causando almeno 6 feriti. Gli attacchi russi hanno coinvolto anche le infrastrutture energetiche di Pavlograd e non hanno risparmiato la centrale nucleare di Zaporizhzhia, già a forte rischio di incidenti. Su Twitter, il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'Energia atomica (Aiea), Rafel Grossi, ha comunicato che il collegamento elettrico esterno con la centrale nucleare di Zaporizhzhia è stato ripristinato. L'elettricità è fondamentale per il mantenimento della sicurezza della centrale, la più grande d'Europa. In particolare, Grossi ha spiegato che la centrale nucleare di Zaporizhzhia «ha perso tutta l'energia esterna per la seconda volta in cinque giorni», aggiungendo che «le ripetute perdite di energia fuori dal sito» rappresentano «uno sviluppo profondamente preoccupante e sottolineano l'urgente necessità di una zona di protezione per la sicurezza nucleare intorno al sito».

«Il rafforzamento della difesa aerea ucraina è la questione numero uno in agenda», ha scritto su Twitter il ministro ucraino della Difesa, Oleksii Reznikov, definendosi «ottimista» sulla questione. Il primo ministro ucraino Denys Shmyhal, in un messaggio diffuso sui social, ha spiegato che l'elettricità è stata ripristinata in 3.800 insediamenti tra città, villaggi e paesi colpiti dai blackout.

 

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Il Gazzettino