Una vita di bugie, prima da finto studente, poi da finto medico, con un finto impiego all'Organizzazione mondiale della Sanità: Jean-Claude Romand era riuscito a...
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Milano, uccise moglie e figli, Lissi rinuncia all'appello: «E' giusto l'ergastolo»
In Francia quella drammatica pagina di cronaca nera fece clamore e ispirò il libro-inchiesta di Emmanuel Carrère, 'L'Avversariò, uscito nel 2000 e da cui fu tratto l'omonimo film con Daniel Auteuil. Il celebre scrittore avviò uno scambio epistolare con Romand in prigione, seguì il suo processo, si recò sui luoghi della strage a Prévessin-Moens, nella regione Alvernia-Rodano-Alpi, nel tentativo - angosciante e vano - di indagare l'animo di un uomo che aveva preferito uccidere la famiglia piuttosto che affrontare la verità. La prima bugia all'università: Romand non passò gli esami del secondo anno di medicina e cominciò a mentire, all'epoca pensando in cuor suo di poter ancora recuperare. Non fu così. Mentì fino alla presunta laurea, mai ottenuta, poi ancora sul fantomatico lavoro all'Oms a Ginevra. In realtà, usciva di casa vestito di tutto punto ma passava le giornate seduto in macchina nei boschi al confine con la Svizzera.
Per mantenere la famiglia, si faceva consegnare denaro da parenti e amici con la promessa di vantaggiosissimi investimenti riservati ai funzionari Onu (ovviamente inesistenti). Ma quando i suoi creditori cominciarono a chiedergli i frutti di quelle operazioni finanziarie, la sua finta vita cominciò a fare acqua da tutte le parti. Il 9 gennaio 1993, a 38 anni, uccise prima la moglie con un utensile da pasticceria, poi i figli con un colpo di fucile alle spalle. Il giorno dopo toccò ai genitori, poi partì per Parigi per uccidere anche l'amante, che però fu risparmiata. Di ritorno in provincia tentò di avvelenarsi, ma fu trovato incosciente tra le fiamme della sua casa. Oggi, 26 anni dopo, la Corte d'appello di Bourges ha accolto la sua istanza per la libertà vigilata, respinta appena tre mesi fa da un altro tribunale.
La decisione, scrive Le Figaro, dovrà essere resa effettiva entro il 28 giugno.
Il Gazzettino