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La Turchia non ci sta e rifiuta le accuse americane. Ankara «respinge le accuse» contenute nel rapporto pubblicato dal Dipartimento di Stato Usa sulla tratta di essere umani e che inseriva la Turchia tra i paesi implicati nell'uso di bambini soldati. In una nota il ministero degli Esteri turco sottolinea che la Turchia «ha intensificato la sua lotta contro la tratta di esseri umani. Nonostante questo, sono state accolte con rammarico le affermazioni formulate da alcune Ong di dubbia affidabilità basate su presupposti infondati». Per Ankara, quindi, queste «accuse infondate» «non sono accettabili».
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La Turchia, sottolinea il ministero degli Esteri turco «fa ogni sforzo per prevenire la tratta di esseri umani, punire i criminali e proteggere le vittime della criminalità». In particolare, sottolinea Ankara, «respingiamo totalmente le accuse che attribuiscono alla Turchia la responsabilità del reclutamento di bambini. La Turchia è parte di importanti regolamenti internazionali sulla protezione dei diritti dei bambini, compresi quelli adottati dall'Onu, e la sua esperienza in materia è impeccabile».
Il Gazzettino